regione consiglioInizia a prendere volto il nuovo consiglio regionale, così come uscito dalle elezioni che ha sancito la riconferma del presidente uscente Enrico Rossi del Pd.

Questa la suddivisione dei seggi: Pd 24; Lega Nord 4 più il candidato presidente Claudio Borghi più il candidato del listino Manuel Vescovi; Fratelli d’Italia 1; Movimento 5 Stelle 4 più il candidato presidente Giacomo Giannarelli; Sì Toscana a Sinistra 1 più il candidato presidente Tommaso Fattori; Forza Italia uno più il candidato presidente Stefano Mugnai.

Iniziamo la nostra analisi proprio dal partito più votato, il Pd (oltre il 46%) al quale dovrebbero andare 24 consiglieri con il premio di maggioranza (agli alleati del Popolo Toscano.Riformisti 2020 il consigliere non è invece scattato, si sono fermati all’1,71%).

Partiamo da Massa-Carrara, dove si è registrato uno dei dati più clamorosi: qui il giovane Giacomo Bugliani (renziano) ha battuto Loris Rossetti, consigliere uscente ed espressione dello storico uomo forte del partito a Massa-Carrara, Andrea Rigoni.

Anche a Pisa al primo posto c’è un renziano, Antonio Mazzeo e c’è il boom di  Alessandra Nardini, espressione dei Giovani democratici quindi esterna alle logiche correntizie, che arriva seconda prima di Andrea Pieroni (lettiano) e lascia fuori dal consiglio il segretario provincialeFrancesco Nocchi (Cuperlo) visto che il Pd a Pisa prenderà 3 consiglieri. Fuori anche Ivan Ferrucci, capogruppo uscente. Davvero a Pisa non sono mancate le sorprese.

A Prato per il Pd ne dovrebbero passare due con il renziano Nicola Ciolinisaldamente in testa davanti a Ilaria Bugetti. Nel collegio della piana fiorentina è prima Monia Monni arriva prima battendo 3 consiglieri regionali uscenti, tra cuiVanessa Boretti (molto contraria all’aeroporto).

A Pistoia niente da fare per il capolista Massimo Baldi, figlio del patron di Conad, arriva terzo e non passa. Primo arriva il segretario provinciale del PDMarco Niccolai e seconda la presidente della provincia uscente Federica Fratoni.

A Lucca secondo pronostico Stefano Baccelli presidente della Provincia è primo e Ilaria Giovannetti seconda (25enne, di Barga, area del senatore Andrea Marcucci, è la più giovane candidata del PD) hanno fatto il ticket. Entrambi “renzianissimi”. La Versilia rimane senza rappresentanza.

Passiamo a Livorno. Qui si piazza primo l’ex sindaco di Piombino Gianni Anselmi, non renziano ma non ostile al premier, il sindaco che salì sul tetto della fabbrica, e secondo il livornese Francesco Gazzetti, volto noto di Granducato Tv.

Tutti i presidenti di provincia uscenti che si sono candidati dovrebbero passare tranneAndrea Barducci a Firenze Nell’empolese passa il segretario di federazione Enrico Sostegni, anch’egli renziano doc. Come da pronostico In Valdarno, Chianti Valdisieve, prima anche qui un volto nuovo, Fiammetta Capirossi. Ad Arezzo la conferma della netta supremazia dell’assessore uscenteVincenzo Ceccarelli con un distacco clamoroso sulla seconda, che con il passare delle ore è diventata Lucia De Robertis, vicecapogruppo uscente e quindi in consiglio. Dietro di lei  Valentina Vadi e Simone Tartaro.  A Firenze città tutti renziani i primi quattro posti, con la vicepresidente Stefania Saccardi regina delle preferenze con oltre 14mila voti, davanti a Eugenio Giani  10.150, Elisabetta Meucci (Titta) 3.242, Leonardo Bieber (Biber). Ne entreranno due o tre, con la Saccardi che quasi sicuramente andrà a fare l’assessore. A Grosseto il presidente della provincia uscente,Leonardo Marras in predicato di fare l’assessore, sfonda quota 9000 voti, unico eletto per il Pd con la capolista Valentina Culicchi al secondo posto. Rimane fuori la segretaria provinciale Pd Barbara Pinzuti.

A Siena nel Pd c’è il re assoluto delle preferenze, il più votato: Stefano Scaramelli, sindaco di Chiusi, con oltre 15mila voti, davanti a Simone Bezzinicon oltre 7.500. A Siena il Pd ha superato il 54%.

In sostanza, fra i consiglieri in carica non rieletti, oltre al fivizzanese Rossetti, e il pisano Ivan Ferrucci, anche Vanessa Boretti, Paolo Bambagioni, Simone Naldoni.

Per la Lega Nord, che ha ottenuto oltre il 16% (meglio il candidato Claudio Borghi oltre il 20%), entreranno sicuramente in consiglio oltre al candidato presidente Claudio Borghi anche il segretario regionale Manuel Vescovi,blindato nel listino bloccato (l’altro listino era di Lega Toscana Più Toscana, collegato a Forza Italia e non ha ottenuto seggi). Per la Lega i consiglieri saranno sei in totale: oltre a Borghi e Vescovi, entrano anche Jacopo Alberti di Firenze,Elisa Montemagni di Lucca, Roberto Salvini di Pisa e Marco Casucci di Arezzo, per  Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli di Firenze.

Per il Movimento 5 stelle, che conquistano cinque seggi (quattro oltre al candidato Giacomo Giannarelli) in pole position i più votati di Arezzo, Firenze 1, Livorno, Lucca e Pisa. Due consiglieri per la lista di Tommaso Fattori: lo stesso Tommaso Fattori più uno, Paolo Sarti di Firenze, pediatra: quindi non sarà il pugile Lenny Bottai, fra l’altro nettamente superato nelle preferenze a Livorno da Lamberto Giannini. Due consiglieri andranno anche a Forza Italia: oltre al candidato presidente Stefano Mugnai, più un altro, Marco Stella di Firenze. Niente da fare quindi per un altro re delle preferenze, Jacopo Ferri(oltre 5mila).

 

 

IL TIRRENO