polizia stradaleRiciclavano veicoli industriali rubati ad autotrasportatori stranieri. E per farlo avevano allestito una vera e propria autofficina, davanti a casa, in un capannone che si trova in viale della Repubblica. L’attività, gestita da una famiglia – padre, figlio e moglie di quest’ultimo, finiti nel registro degli indagati insieme a una quarta persona – è stata smantellata dalla polizia stradale e dalla procura.

Gli uomini del comandante Serafina Di Vuolo, coordinati dal sostituto procuratore Alessandra Conforti, nell’operazione Hand granade, hanno effettuato una serie di perquisizioni e sequestri. Il blitz è scaturito dopo una serie di appostamenti e pedinamenti e dopo una serie di accertamenti incrociati con le banche dati a disposizione delle forze di polizia, ora collegate anche con gli uffici della motorizzazione  civile di vari paesi esteri, al fine di individuare

le persone coinvolte nei reati e per scoprire i luoghi dove le operazioni di ricilaggio dei veicoli avvenivano materialmente. I quattro avevano ideato un piano perfetto, cambiando il numero del telaio dei mezzi con dei punzoni, ma hanno commesso un errore e sono finiti nei guai.

 

 

il tirreno