Era stato annunciato in pompa magna come un evento in grado di attirare a Carrara parte dei flussi dei visitatori diretti all’Expo, almeno quelli più interessati al settore lapideo. Per mesi i vertici di CarraraFiere avevano insistito sull’importanza dell’appuntamento, chiamandolo in causa in tutte le occasioni possibili. E invece a tre settimane dal taglio del nastro di Carrara2015, la società ha divulgato una nota ufficiale in cui annuncia il “ridimensionamento” della manifestazione. Si tratta in effetti di un vero e proprio colpo di spugna. Niente incontri B2B, la “special edition” di Marmotec si limiterà alle attività organizzate in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Architetti. Il presidente di CarraraFiere ha parlatod i una «decisione che abbiamo preso con rammarico (…) dettata dalla volontà di non creare disagio fra le aziende obbligandole a scelte difficili, anche in considerazione delle problematiche territoriali con le quali si stanno confrontando». In sostanza a compromettere la “special edition” di Marmotec sarebbero state le difficoltà che stanno vivendo le imprese del marmo del nostro territorio. I vertici di CarraraFiere non entrano nel merito di queste difficoltà.
Quello che è certo è che non si tratta di problemi di fatturato, visto che dati alla mano l’export va a gonfie vele: le tensioni deriverebbero, piuttosto, dagli attriti nati con gli enti locali dopo l’approvazione del Pit e della legge regionale sulle attività estrattive. Ufficializzato il flop di Marmotec Special Edition i vertici di CarraraFiere si sono affrettati a confermare che, invece, Marble Weeks si farà. Il taglio del nastro è per il 18 giugno ma anche su questo evento tira aria di crisi e l’impressione della vigilia è che si tratterà di una Marble Weeks sottotono, lontana dai fasti della prima edizione.
L’avevamo anticipato già il 4 aprile