polizia-stradaleUn’officina meccanica perfettamente attrezzata e funzionante, con attrezzature (anche costose), utensili, personale al lavoro. E un particolare: totalmente abusiva. È quanto scoperto dalla polizia stradale nel corso di una serie di controlli coordinati dalla dirigente della Polstrada di Massa Carrara Serafina Di Vuolo sulla posizione amministrativa degli esercizi connessi con la circolazione stradale. L’autofficina che si trova in località Pandolfino, è stata sottoposta a sequestro amministrativo e poi a confisca, mentre il titolare, un uomo di 69 anni, nato a Montignoso ma residente a Massa – è stato denunciato all’autorità giudiziaria. Dell’uomo, la polizia stradale non ha ritenuto opportuno fornire il nome.
Gli agenti della polstrada hanno trovato un centro di riparazione e controllo dei veicoli in piena regola. Dotata di un ponte sollevatore, chiavi meccaniche a “t” combinate e fisse, cacciaviti, cric idraulici, due banchi da lavoro muniti di morsa, due compressori ad aria compressa, scatole contenenti bulloneria varia e viti di varie dimensioni, due micrometri, due carrelli porta attrezzi, un aspira olio, mola da banco, uno starter ed ancora svariati pezzi di ricambio ancora imballati in confezione originale, varie confezioni nuove contenenti olio per idroguida e per cambio ed ancora altro materiale di consumo. Insomma, una piccola ma efficiente officina che, stando ai riscontri della Stradale, però, non aveva alcuna autorizzazione ad operare. Nel corso del blitz, è finito nei guai anche un cliente, un signore che aveva portato la sua vettura in via Pandolfino per una riparazione. Secondo gli agenti il cliente si era rivolto all’officina abusiva per risparmiare qualche euro di manodopera compromettendo magari la sicurezza del veicolo. Per questo è stato multato. Il materiale sequestrato ha un valore di svariate migliaia di euro.