parcheggio via einaudi lido camaioreHa chiesto un passaggio per tornare a casa a Massa, dove abita, dopo aver trascorso la serata in una sala slot di Lido di Camaiore. Ma i tre uomini che avrebbero dovuto accompagnarla, dopo averla fatta salire in macchina, l’hanno portata nel parcheggio all’incrocio fra via Einaudi e via Fratti e qui l’avrebbero rapinata e violentata. Abbandonandola poi per strada in stato di shock. Protagonista della tremenda avventura una donna di quasi cinquant’anni.

Tutto sarebbe successo nella notte fra mercoledì e giovedì. Secondo quanto raccontato ai carabinieri, la vittima avrebbe trascorso la serata in una sala slot a Lido di Camaiore. Una volta deciso di rientrare a casa, avrebbe chiesto un passaggio. Ad offrirsi di riaccompagnarla sarebbero stati tre uomini dell’Est Europa che l’avrebbero fatta salire a bordo della loro macchina di colore scuro (probabilmente blu). Anziché incamminarsi verso Massa, però, i tre si sarebbero diretti verso Viareggio imboccando il viale Einaudi. Poi, arrivati all’incrocio con la via Fratti, si sarebbero fermati all’interno del grande parcheggio che si trova proprio all’inizio della Pineta di Ponente. Approfittando della donna, i tre uomini l’avrebbero dapprima rapinata del cellulare e del portafoglio e poi avrebbero abusato di lei violentandola.

Una volta approfittato di lei, i tre l’avrebbero brutalmente scaricata a terra per allontanarsi a tutta velocità facendo perdere le proprie tracce. Comprensibilmente sotto shock per la violenza subita, la donna – senza scarpe e con soltanto un paio di calzini ai piedi – si è incamminata alla volta della sede del comando dei carabinieri. Che ha raggiunto pochi minuti prima delle sei del mattino. A quel punto ha suonato alla porta e si è sdraiata sull’asfalto proprio fuori dall’ingresso della caserma. I carabinieri l’hanno subito soccorsa, hanno cercato di tranquillizzarla ed hanno dato l’allarme al 118.

Nel giro di pochi minuti è arrivata una ambulanza della Croce Verde di Viareggio che, scortata da una macchina dei carabinieri, ha accompagnato la donna al pronto soccorso dell’ospedale Versilia. Qui, mentre veniva visitata dal personale ospedaliero, la donna ha raccontato quanto le era accaduto. Anche se – visto il fragile stato psicologico in cui versava – la sua ricostruzione è stata frammentaria. Ed è probabile che nelle prossime ore possa essere nuovamente ascoltata in modo da riferire dettagli che possano rivelarsi utili alle indagini.

 

 

 

il tirreno