all argine carrioneNuovi sigilli sugli argini del Torrente Carrione. Questa volta nel mirino della procura sono finiti i lotti II, III, e IV, quelli cioè che vanno dal sito del crollo dello scorso 5 novembre, all’interno del lotto V fino alla foce, collocata al lotto I e sequestrata esattamente una settimana fa insieme al lotto X, in località  Nazzano. Con il provvedimento di questa mattina, dunque, i circa due chilometri di sponde poste tra il mare e via Pucciarelli ad Avenza sono interamente sigillati e la sensazione è che di qui a breve, le fetuccine bianche e rosse utilizzate dalla Procura per segnalare le sponde sequestrate, saranno srotolate anche più a monte,  e che quindi presto tutta l’asta del torrente, almeno fino a Nazzano, sarà sigillata. Si amplia dunque l’area interessata al secondo filone di indagine: il primo lo ricordiamo riguarda l’argine crollato il 5 novembre, era stato aperto pochi giorni dopo l’alluvione e dovrebbe registrare a breve una svolta importante con la consegna della relazione dei tecnici incaricati dalla procura. Intanto, come era accaduto per i lotti I e X sequestrati sette giorni fa, anche il provvedimento di stamani sui lotti II, III e IV è stato deciso dalla Procura sulla base delle segnalazioni di Vigili del Fuoco e Genio Civile, che nel loro monitoraggio sugli argini post alluvione, avrebbero sollevato dubbi sulla bontà del lavoro svolto durante la costruzione delle sponde, realizzate dalla provincia a partire dal 2003, anno della prima grande alluvione che ha colpito Carrara.