baraondaRinviato il processo di appello di Giacomo Pucci, il ragazzo di 27 anni massese accusato di tentato omicidio per aver accoltellato un giovane all’uscita del discopub Baraonda a Cinquale. La corte di Genova ha dato appuntamento ad accusa e difesa al 6 febbraio. Pucci si è presentato in aula. Particolarmente provato da un anno di detenzione. Il suo legale persiani dopo il 6 febbraio chiederà la scarcerazione e i domiciliari per gravi motivi di salute.
Già a inizio gennaio, davanti al tribunale del riesame di Genova, la difesa aveva presentato istanza di scarcerazione per motivi di salute per Pucci. Richiesta respinta: i giudici però hanno ascoltato l’avvocato dando un’occhiata ai precedenti di Pucci: tanti e gravi (aveva già accoltellato un’altra persona). Impossibile farlo uscire dalla cella, anche se il ragazzo sta male e chiede di tornare a casa. Respinta anche la richiesta di adottare il “braccialetto elettronico.
Nel maggio scorso Pucci era stato condannato, in primo grado a 8 anni e quattro mesi, con il rito abbreviato. L’episodio che lo ha portato in carcere e poi alla condanna era avvenuto verso la fine di dicembre 2013 davanti al discopub del Cinquale Baraonda. Pucci durante una violenta rissa aveva accoltellato il 31enne Giacomo Menchini, ferendolo gravemente all’addome. L’episodio è considerato dagli inquirenti legato al doppio omidicio del Natale scorso in via Beatrice.

 

 

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