presidio carraraNonostante palazzo civico resti presidiato dalle forze dell’ordine, con un gran dispiegamento di agenti che ancora per tutta la giornata di oggi hanno piantonato l’edificio, a conferma delle tensioni post sgombero, l’Assemblea permanente risponde all’operazione di ieri puntando su ironia e provocazione. E così, nella giornata di oggi, i presidianti hanno diffuso un documento che ricalca, anche nella forma, un’ordinanza sindacale, con tanto di numero di protocollo e richiami alla costituzione. Una sorta di fac simile satirico, per chiedere lo «sgombero immediato dagli uffici comunali – con annesse dimissioni – del sindaco e della Giunta Comunale di Carrara». Il documento, firmato dai “cittadini presidianti” si apre con una ricostruzione di quanto accaduto dal 5 novembre a oggi, esattamente come l’originale firmato dal sindaco Zubbani. Richiamando gli articoli 17 e 18 della Costituzione Italiana, l’Assemblea permanente definisce lo sgombero un atto «illecito e intimidatorio, « una mera ed incostituzionale azione politica, incalzata da accuse false e infamanti nei confronti dei cittadini riuniti in presidio» e accusa l’amministrazione di «aver operato “ad hoc “una manovra politica altamente controproducente», di aver una politica volta alla sola tutela degli interessi dei poteri forti; di aver messo in pericolo la vita stessa dei cittadini; di aver impoverito la vita culturale della città, di non aver portato a compimento una regolamentazione adeguata degli agri marmiferi né di aver contrastato le possibili infiltrazioni mafiose nella gestione degli appalti e delle costruzioni, in primis per la “Strada dei Marmi”. Alla luce di queste premesse, l’Assemblea conferma i suoi obiettivi, ovvero trasparenza nella gestione della cosa pubblica, partecipazione attiva della cittadinanza, gestione diretta tramite bilancio e pianificazione del territorio partecipati, adesione alla Carta di Pisa e infine l’indizione di un referendum per sfiduciare la giunta.