commissariato carraraGli agenti del Commissariato di Polizia di Carrara sono dovuti intervenire per accertare la dinamica di un fatto dai risvolti tragicomici, se non fosse per le conseguenze in cui è incorso il protagonista dell’ episodio, un trentenne carrarese, finito in ospedale per intossicazione da alcol e overdose da metadone.

Il trentenne carrarese aveva infatti deciso di trascorrere un sabato pomeriggio all’ insegna di abbondanti libagioni alcoliche in un circolo del centro, in compagnia di un suo amico, un tossicodipendente vecchia conoscenza delle forze dell’ ordine.

I due avevano passato il pomeriggio facendo la spola tra il circolo ed una vicina panchina dove si sistemavano per effettuare le numerose consumazioni acquistate dentro il locale.

Ad un certo punto il giovane accusava un malessere, cadendo in stato comatoso, tanto che sopraggiungeva un ambulanza che lo trasportava presso il locale pronto soccorso.

I sanitari di turno, attraverso gli esami tossicologici, riscontravano subito una forte intossicazione da alcol e l’ assunzione di metadone da parte del giovane, le cui condizioni, dopo le cure praticate dai medici miglioravano sensibilmente, tanto che veniva dimesso dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale.

Le successive indagini da parte della Polizia consentivano di accertare la curiosa modalità di assunzione del metadone da parte del giovane, che non risulta affatto tossicodipendente, come confermato anche dalle stesse analisi tossicologiche che hanno escluso l’ assunzione di qualsiasi altro tipo di stupefacente.

Il giovane ha infatti spiegato di avere bevuto il contenuto di un bicchiere in plastica lasciato sulla panchina dal suo amico, assentatosi momentaneamente per un bisogno fisiologico, credendolo, complice anche lo stato di ubriachezza in cui versava, un bicchiere di “campari”, bevanda che stavano consumando in abbondanza fin dal primo pomeriggio.

In quel bicchiere era invece contenuto il metadone, sostanza in possesso dell’ amico tossicodipendente, regolarmente iscritto al Ser.t., e facente parte della terapia di disintossicazione che lo stesso sta seguendo. La posizione dell’ amico tossicodipendente è ora al vaglio della Procura, a cui gli agenti del Commissariato di Polizia hanno inviato un dettagliato rapporto dell’ accaduto.