scippoLo scippatore è uno soltanto, nonostante i colpi messi a segno negli ultimi giorni siano già quattro. Uno del posto fa intendere la polizia, che assicura di avere già fondati sospetti su una persona. L’intuizione nasce dal fatto che il malvivente si muove nelle stradine interne e nell’ultima fuga ha usato una scorciatoia che solo chi è di Marina, o ci bazzica spesso, può trovare. Sabato sera alle 18 alcuni passanti lo avevano quasi raggiunto, ma lui ha imboccato una via strettissima e ha fatto perdere le sue tracce. Un piano che aveva studiato prima, perché è andato sicuro verso un punto che sembrava un vicolo cieco. E le testimonianze raccolte dagli agenti hanno convinto la questura che quell’uomo deve essere per forza una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. Anche perché mentre scappava ha commesso un errore che potrebbe permettere agli inquirenti di risolvere il caso entro 48 ore.
La raffica di scippi è cominciata una decina di giorni fa: oltre a quelli messi a segno ce ne sono almeno un altro paio tentati ma falliti perché all’ultimo momento la vittima designata si è spostata facendo perdere la presa all’uomo sullo scooter. Un motociclo di grossa cilindrata e di colore scuro. Con una targa che non corrisponde e che risulta essere di uno scooter di un colore chiaro.
I quattro colpi in rapida successione hanno creato una certa apprensione sia a Marina che a Massa, soprattutto in questi giorni di shopping natalizio e di caccia ai saldi. Ma già ieri si sono notate pattuglie di polizia e carabinieri girare nei punti di maggior passaggio. Lo scopo è soprattutto preventivo. Anche perché il problema è che tutte e quattro le donne scippate sono state strattonate con una tale forza che sono cadute in terra e sono finite all’ospedale: per fortuna nessuna di loro si è fatta male seriamente, ma per una la prognosi è stata di una settimana per una distorsione della caviglia. Senza contare che quando lo scippatore fugge a tutta velocità tra la gente rischia sempre di investire qualcuno. Come è accaduto un paio di volte: per questo le forze dell’ordine gli stanno col fiato sul collo. Perché l’emergenza è reale.
il tirreno