epicentroContinuano le scosse di terremoto nel Chianti , anche se lievi e la maggior parte impercettibili, rilevate solo dagli strumenti. Da venerdì fino alle due del 20 dicembre sono state centoventotto di magnitudo almeno 2.0.

A San Casciano si è deciso di celebrare le messe fuori dalle chiese, per precauzione. Qualcuno ha segnalato piccoli distacchi di intonaco. Ma al momento non si riscontrano particolari criticità ed anche le transenne con cui era stato recintato il palazzo comunale di Greve in Chianti, per effettuare verifiche su due pietre della facciata, sono state tolte.

Alla Soup, il quartiere generale della Protezione civile regionale a Novoli, si è fatto il punto all’inizio del pomeriggio. Lunedì saranno attivate due squadre che assieme al personale della protezione civile effettuerà ricognizioni nei cinque comuni interessati dallo sciame sismico, su richiesta delle amministrazioni locali. L’area, oltre a Greve in Chianti e a San Casciano in Val di Pesa, si allarga a Tavarnelle, Impruneta e Barberino Val d’Elsa.

La protezione civile regionale ha inviato ieri a Greve, su richiesta del Comune, 90 brande ed altre 80 oggi. In centocinquanta la notte scorsa hanno voluto infatti dormire fuori casa, tanta era l’apprensione. L’amministrazione comunale ha messo a disposizione una tensostruttura vicino alla piscina. Ma nessuno è stato sfollato. Sempre ieri è stata prestata assistenza a Greve a quattro disabili, in difficoltà a rimanere da soli nelle proprie abitazioni e collocati, su loro richiesta, in strutture di assistenza adeguate. La protezione civile regionale ha messo a disposizione, nel caso di necessità, le tende pneumatiche che possono ospitare fino a duecento persone.

La Soup mantiene un contatto costante con le sale operative provinciali di Firenze e Siena. Gli esperti giudicano comunque la sequenza sismica in atto compatibile con lo stile tettonico dell’area, in una zona dove storicamente, anche in passato, eventi simili non sono mancati.