michela stefanoNessun taglio di teste, nessuna rimozione di funzionari “inadempienti”, ma soltanto un’inversione di ruoli tra due dirigenti,entrambi indagati con l’accusa di disastro colposo per l’alluvione del 2011 ad Aulla. Il presidente della Provincia di Massa-Carrara Narciso Buffoni risponde così alle sollecitazioni di chi voleva il “licenziamento” dei dirigenti, in particolare dell’ingegner Stefano Michela, che avevano attestato la “non criticità” dell’argine sul Carrione a Carrara, rovinosamente crollato all’alba del 5 novembre scorso. Buffoni si è limitato a firmare un decreto con il quale modifica parzialmente l’assetto dirigenziale dell’ente. Spiegando poi che ogni altra decisione è rimandata.

In pratica vengono invertiti i ruoli di due dirigenti: Gianluca Barbieri, direttore dell’Area B (Programmazione e Gestione del territorio), assume la dirigenza del settore B1 (Lavori pubblici, viabilità e difesa del suolo), mentre Stefano Michela passa a guidare il settore B3 (Pianificazione rurale e forestale, protezione civili, programmazione sviluppo economico e territoriale, Trasporto pubblico locale).

«La decisione – ha affermato Buffoni – viene presa per rendere funzionale la struttura dell’ente rispetto a quelle che sono le esigenze attuali e contingenti ed affrontare al meglio la situazione: per questo è stato deciso di affidare direttamente al Direttore d’area la competenza sulla difesa del suolo e dei lavori pubblici. Per il resto confermo quanto già affermato più volte – ha concluso il presidente Buffoni – e cioè che per ogni altra eventuale decisione attendiamo le risultanze del lavoro della commissione di inchiesta istituita dal consiglio provinciale. Sulla base di quello che emergerà, a seconda delle responsabilità che scaturiranno, si deciderà quale tipo di procedimento attivare, ma solo allora, come è opportuno rimarcare in uno stato di diritto».

 

 

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