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mercoledì, 29 ottobre, 2014

http://www.antenna3.tv/2014/10/29/scontro-meyer-opa-bimbo-resta-per-un-paio-di-ore-fuori-dalla-sala-operatoria-i-primari-bruno-murzi-cardiochirurgia-infantile-dellospedale-del-cuore-e-lorenzo-mirabile-tracheo-branchiale-del-meye/

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Scontro Meyer-Opa, bimbo resta per un paio di ore fuori dalla sala operatoria I primari Bruno Murzi (cardiochirurgia infantile dell’Ospedale del Cuore) e Lorenzo Mirabile (tracheo branchiale del Meyer di Firenze) hanno scritto una lettera all’assessore regionale Luigi Marroni per chiedere chiarezza sul centro regionale pediatrico

di  Redazione web

sala operatoria opaUn bambino arrivato dalla Romania all’ospedale del Cuore di Massa per essere operato alla trachea (intervento congiunto del dottor Lorenzo Mirabile, primario del reparto tracheo branchiale e laringe del Meyer e del dottor Bruno Murzi primario di cardiochirurgia infantile dell’Ospedale del cuore) ha dovuto attendere due ore fuori dalla sala operatoria l’arrivo del nullaosta all’intervento per Mirabile da parte del Meyer.

L’operazione è perfettamente riuscita come le altre 120 (nessun altro in Italia fa operazioni del genere) dal 2007 ad oggi del sodalizio medico. Ma i due medici hanno poi inviato una lettera all’assessore regionale Luigi Marroni per chiedere chiarezza visto che il 23 settembre scorso la giunta regionale ha fatto una delibera con la quale riconosceva l’Ospedale del cuore (gestito dalla Fondazione Monasterio) quale centro regionale pediatrico di eccellenza per il trattamento delle patologie congenite dell’albero tracheo bronchiale e della laringe.

Ecco il testo integrale della lettera.

Egregio assessore,

in data 23 settembre 2014 la Giunta Regionale Toscana, con proprio atto deliberativo n° 792 ha approvatil riconoscimento dell’Ospedale del Cuore (Fondazione Toscana Gabriele Monastiero, Massa) quale Centro Regionale Pediatrico di eccellenza per il trattamento delle Patologie Congenite ed Acquisite dell’Albero Tracheo Bronchiale e della Laringe.

Questo atto (la creazione di un Centro specialistico) riconosce dopo anni di attività il lavoro svolto dai sottoscritti, in condizioni di difficoltà organizzative, nell’ambito di questa particolare e complessa branca medica che non ha al momento eguali in Italia e che rappresenta  una delle poche realtà interventistico-chirurgico tracheali presenti in europa.

Alla luce di quanto accaduto stamane (un bambino in attesa di intervento è rimasto più di due ore fuori dalla sala operatoria nel mentre le Aziende FTGM e Meyer adivenivano ad un accordo sulla disponibilità di consentire ai team congiunti di operare il piccolo presso la struttura di Massa) e alla luce degli articoli di stampa recentemente apparsi sui quotidiani,  riportanti sue affermazioni circa la non attuabilità del trasferimento a Massa di attività da Firenze (Il Tirreno, 10 ottobre 2014, il Corriere Fiorentino), 9 ottobre 2014 etc) praticamente sminuendo nei contenuti l’atto deliberativo appena approvato, riteniamo necessario puntualizzare la nostra posizione e porle un quesito.

Da anni abbiamo iniziato questa attività diagnostica, interventistica e chirurgica sulla trachea e laringe senza che ci sia un atto deliberativo delle Aziende che abbiano istituto un simile servizio. La nostra attività, seppur riconosciuta altamente specialistica ed efficace (per la sola attività chirurgica piu’ di 120 bambini operati, il 75% dei quali provenienti da fuori regione e dall’estero) non ho mai ricevuto un riconoscimento formale od informale e si è basata sulla nostra buona volontà, disponibilità e professionalità.

La delibera regionale 792 del settembre scorso proviene anche dalla necessità da noi manifestata al Direttore Generale dell’Assessorato, Valtere Giovannini, di veder finalmente costituito e istituzionalizzato il Centro per il trattamento interventistico chirurgico delle patologie tracheali e della laringe. Noi non abbiamo posto pregiudiziali sulla localizzazione di tale Centro, ma essendo chiaramente indicato dalla Regione che la cardiochirurgia pediatrica rimane a Massa, abbiamo ritenuto opportuno richiedere di unificare in un’unica sede la nostra attività perché solo in quella maniera si potrà adivenire alla creazione di un Centro importante, sicuro ed efficace, capace di rispondere alle esigenze nazionali di questo tipo di patologia e nello stesso tempo attirare anche pazienti provenienti dall’estero.

Comprendiamo come le necessità sanitarie di efficacia e sicurezza a volte si scontrino con le necessità politiche e sociali della gestione di un territorio ampio quale quello regionale ma tutto ci diventa incomprensibile di fronte ad episodi quale quello di stamane. Se l’atto deliberativo ha un qualche valore, pur non spingendo sulla immediata unificazione delle attività, è evidente che l’attività di cura tracheale che richiede chirurgica o stand by chirurgico debba essere svolta a Massa, non solo su pazienti urgenti o non trasferibili, ma anche su pazienti programmati.

L’incertezza degli accordi tra aziende e le dichiarazioni non convincenti e discordanti rispetto agli atti ufficiali prodotti portano solo ad ulteriore confusione che non può certamente essere scaricata sulle spalle degli operatori. Ciò che  noi chiediamo, senza voler imporre la nostra opinione al riguardo (opinione che comunque ci auguriamo che un giorno ci verrà richiesta) è chiarezza: dove vengono svolte l’attività chirurgica e quella interventistica che necessita di stand by chirurgico? Dove è localizzato il Centro Regionale per il trattamento delle patologia tracheale? Solo l’aver definito, senza equivoci e sotterfugi,  questo punto ci consentirà di comprendere se l’atto deliberativo regionale ha un senso, una possibilità di attuazione e soprattutto se la nostra  attività in questo settore merita di essere continuata.

Dr Lorenzo Mirabile

Dr Bruno Murzi

 

 

 

 

il tirreno

ore: 22:19 | 

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