feyz 1Al porto di Marina di Carrara, da oggi, dopo un vertice in Prefettura, e’ scattato il piano anti-ebola. Lo scalo apuano accogliera’ infatti nelle prossime ore una nave proveniente dalla Guinea, uno dei tre paesi africani focolaio dell’epidemia. Il cargo, battente bandiera turca, si trova già a poche centinaia di metri dalla costa apuana e dovrebbe fare il suo ingresso in porto mercoledì, dopo i controlli sanitari del caso. Ma le autorità rassicurano: nessun rischio per la salute della popolazione.
Ha già attraccato in rada, come si dice in termine tecnico, ed è dunque ormeggiata al largo del porto di Marina di Carrara, la Feyz-1, la nave commerciale battente bandiera turca che ha fatto scattare nello scalo apuano il protocollo internazionale anti-ebola. Si tratta di misure di prevenzione imposte a seguito dello scoppio dell’epidemia ma, precisano le autorità, non ci sono rischi concreti né timori per la diffusione del virus. La Feyz-1, con il suo equipaggio composto da 13 uomini di nazionalità turca, proviene da Conakry, un porto della Guinea e tanto è bastato a far scattare il protocollo. In realtà il cargo sarebbe solo transitato dal porto africano, senza nemmeno farvi scalo, ma la provenienza da uno dei paesi focolaio dell’epidemia che sta terrorizzando il mondo intero ha imposto l’applicazione del protocollo internazionale. E così, nelle prossime ore, probabilmente mercoledì, lo staff dell’ Autorità sanitaria marittima Usmaf di Livorno sarà condotto a bordo per effettuare i controlli medici del caso: si tratterà in sostanza di verificare se qualcuno nell’equipaggio è stato contagiato dal virus, attraverso i test previsti dal piano anti-ebola, che impongono tra le altre cose la misurazione della temperatura corporea. Le operazioni si svolgeranno con la nave ormeggiata in rada quindi fuori del porto di Marina di Carrara, e solo dopo l’ok dei sanitari sarà autorizzato l’ingresso nello scalo. La procedura è stata concordata questa mattina in un vertice, coordinato dal prefetto Giovanna Menghini alla presenza delle autorità coinvolte: Polizia di frontiera, Capitaneria di Porto, Asl, Autorità Portuale e Autorità sanitaria marittima di Livorno. La tempistica delle operazioni non è ancora definita, ma se non ci saranno imprevisti, la Feyz-1 dovrebbe entrare in porto mercoledì mattina per ripartire alla volta di Israele il giorno successivo. Nel giro di queste 24 ore, si svolgeranno i controlli doganali e le operazioni di carico, con l’imbarco di granulato di marmo. Il carico verrà effettuato attraverso un braccio meccanico, senza che nessun componente dell’equipaggio scenda dalla nave e senza che il personale di terra salga a bordo. Gli unici a mettere piede sulla Feyz-1 saranno dunque i medici dell’Autorità sanitaria marittima di Livorno e successivamente, un pilota – incaricato di guidare la nave in porto – e gli agenti della Polizia di Frontiera per il riconoscimento dell’equipaggio: tutti saranno muniti dell’equipaggiamento anti-contagio previsto dal protocollo. Le operazioni, come detto, dovrebbero concludersi nella giornata di giovedì quando il cargo ripartirà alla volta di Israele.