Sono terminati i lavori per l’allestimento del nuovo ponte ferroviario sul Parmignola. Alle 20,45 di oggi, domenica 21 settembre, è stato riaperto il primo binario, alle 21,30 il secondo.
Ma è stata una giornata da incubo per chi viaggia in treno. I lavori sul ponte Parmignola, che dovevano terminare alle 17, sono stati completati con un ritardo di quasi 4 ore a causa di alcuni imprevisti incontrati dagli operai. Così a Massa e a La Spezia ci sono stati treni bloccati da ore in attesa del via libera che non giungeva mai.
Vivaci le proteste del pomeriggio. “Siamo fermi a Massa da un’ora e mezza e non c’è nessuno di Trenitalia che ci può dare un’indicazione. Il Frecciabianca finché non mettono quel dannato ponte non si muove da qui, ma noi che dobbiamo raggiungere Roma non abbiamo alternativa: i bus non ci risolvono il problema. Se ci lasciano qui stanotte giuro che spacchiamo tutto”. A parlare è un quarantenne apparentemente distinto, ma è talmente arrabbiato con le Ferrovie che potrebbe davvero spaccare tutto.
“Anche le biglietterie hanno chiuso – continua -. Un addetto ci ha spiegato che i lavori del Parmignola richiedono più tempo del previsto e quindi non possiamo passare. Non è possibile, non funziona mai niente quando si parla di Trenitalia. Quello che più ci irrita però è la mancanza di informazioni, io devo presentarmi al lavoro e credo di non poterlo fare perché non mi hanno garantito il servizio che avevano promesso. Mi sono anche informato prima di andare a Roma perché sapevo dello sciopero e a Principe mi hanno detto che il Frecciabianca era uno dei convogli garantiti anche in caso di agitazione sindacale. Non mi hanno detto di sto ponte, però. L’ho scoperto soltanto adesso. Credetemi, ho una voglia matta di rompere tutto quello che è di Trenitalia. Non si trattano così dei clienti”.
il tirreno