mass180Il bianco del marmo e l’azzurro della squadra italiana colorano la trentesima edizione dei Mondiali di corsa in montagna a Casette di Massa. Un’esperienza senza precedenti a livello organizzativo con il percorso sviluppato nel cuore di una cava di marmo del famoso “bacino di Gioia” e l’orizzonte racchiuso tra le cime delle Alpi Apuane e i riflessi del Mar Tirreno. Lungo il tracciato c’era tanta gente, qualche migliaio di persone, compresi la folla di tifosi giunti al seguito degli azzurri e pronti a far sentire tutto il loro entusiasmo. L’Italia ha di nuovo “scolpito” il suo nome sul podio della rassegna iridata conquistando tre medaglie a squadre: oro con il team seniores femminile e bronzo con quello maschile, mentre per gli juniores è arrivato l’argento.

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A livello assoluto il miglior piazzamento individuale è stato il quarto posto (per la quarta volta in carriera ai Mondiali!) del campione europeo Bernard Dematteis nella prova senior alle spalle del terzetto ugandese pilotato dal vincitore Isaac Kiprop. Ai piedi del podio anche Nadir Cavagna, quarto tra gli under 20, categoria che ha premiato nettamente l’ugandese Philip Kipyeko e in cui il 17enne Davide Magnini si è piazzato sesto.

 

 

mass125Al femminile l’austriaca Andrea Mayr ha collezionato il suo quinto titolo senior, diventando così l’atleta più vincente di sempre nella storia della rassegna iridata. Un risultato che la dottoressa 34enne ha festeggiato ballando allegramente sul cubo di marmo del podio. Ottava l’azzurra, campionessa mondiale uscente, Alice Gaggi. Sul trono delle juniores Stella Chesang, protagonista del terzo titolo individuale per l’Uganda in questa edizione, mentre la classifica per team ha visto prevalere la Germania.

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