carioliLe lettere sono partite dagli uffici comunali. E finiranno, nei prossimi giorni, nelle cassette della posta di trenta titolari di concessione. In soldoni: di trenta proprietari di stalli al mercato.

Dal 2008-2009 – spiega Gabriele Carioli, assessore alle attività produttive (nella foto) – non versano un centesimo nelle casse di Palazzo civico. Non pagano la tassa sui rifiuti, nè il canone per l’occupazione del suolo pubblico (Cosap). E in ballo non c’è qualche spicciolo perché – stando ai calcoli degli uffici – mancano circa 100mila euro. Soldi che adesso il Comune pretende entro un termine prefissato. Chi non si metterà le mani in tasca, dovrà fare i conti con la decadenza della concessione. Tradotto: dirà addio al suo stallo. Con l’effetto immediato di ridurre il numero dei banchi al mercato del martedì, da 204 a 174. Un bel taglio.

Del resto a rimescolare tutte le carte ci pensa già la direttiva Bolkestein. Le concessioni degli ambulanti attualmente sono prorogate fino al 2017. Allora si aprirà la partita vera. E, di fronte alla Bolkestein, anche la scelta del trasloco in centro si ridimensiona: la soluzione sarà necessariamente provvisoria (da ora al 2017). Proprio la direttiva, infatti, offre la pezza d’appoggio di chi contesta il trasferimento: se tutto potrebbe essere rivalutato tra un paio di anni – questa la tesi – perché non rimandare ogni decisione quando le carte in tavola – per continuare con la metafora – saranno definite.

Un partita complicata, quindi: conciliazione degli interessi, coinvolgimento delle parti e normative europee che disegnano nuovi orizzonti per il mondo del commercio sul suolo pubblico.

 

 

 

il tirreno