La musica che veniva fuori dalle casse di quel bar di Marina di Massa era talmente a alta che i residenti delle case più a ridosso del locale non riuscivano a parlare tra di loro a bassa voce. Così hanno chiamato il centralino della polizia e hanno chiesto l’intervento di una volante, che guarda caso era già impegnata in un servizio di controllo interforze che, con l’ausilio di tecnici Arpat e Asl, aveva come scopo quello di accertare il disturbo della quiete pubblica. La squadra anti decibel ha constatato che la musica proveniente dal bar superava il livello acustico tollerato. E i successivi accertamenti hanno rivelato che i titolari del locale erano anche privi di licenza per la diffusione di musica. Sanzione a tre zeri e fine della festa. Per un bel po’. I controlli sono nati da alcuni esposti presentati dai residenti e avevano lo scopo di verificare il rispetto di leggi e regolamenti che disciplinano i pubblici esercizi, con particolare riferimento alle normative in materia di igiene degli alimenti, di sicurezza sui luoghi di lavoro e di rispetto dei limiti di inquinamento acustico.
Ma la notte di controlli non si è limitata a questo: hanno riguardato anche chi si metteva alla guida di un autovettura dopo aver assunto alcol e chi si attardava fino a notte fonda fuori da alcuni bar ed enoteche del centro città, rendendo difficile il riposo degli abitanti delle zone, che in molti, anche riuniti in comitati, si sono rivolti al prefetto per lamentarsi. Ecco comunque i risultati del pattuglione dell’altra notte: persone controllate 114 (tra queste 34 pregiudicati senza obblighi di legge, alcuni dei quali trovati dentro alcuni esercizi pubblici); 58 veicoli fermati. In un bar di Marina, grazie a una delle unità cinofile della polizia, è stato rinvenuto a terra, vicino a dei tavolini, un involucro contenente 1,70 grammi di marijuana con tutta probabilità abbandonata da un avventore del locale che aveva visto le divise avvicinarsi con i cani.
Il Tirreno