Comune-di-Carrara-Ce lo aspettavamo. Il Comune di Carrara, dovendo deliberare entro il 31 luglio il proprio Bilancio di previsione e dovendo aumentare le tasse ai cittadini, individua comodamente la ragione delle ulteriori gabelle nelle minori entrate del marmo.

L’avevamo previsto, anche se speravamo in qualche resipiscenza, quando a maggio abbiamo chiesto all’Amministrazione di rispondere ai cittadini come viene impiegato il gettito del marmo: perché tu puoi anche incassare il doppio ma se poi lo sprechi in cose inutili o in malagestione amministrativa, anche il doppio sarà sempre poco . Non ci sono state risposte, tantomeno  sui costi delle partecipate: in primis la Progetto Carrara, società per la quale anche nel 2014 si prevede una spesa di 2.250.000 euro e sulla quale si addensano i rilievi critici del Collegio dei revisori.

Stà a vedere che tra un po’ il Comune si giustificherà anche di dover elevare multe stradali per quasi 2 milioni di euro, (rispetto ai 500.000 del Comune di Massa), addebitando la colpa ai “soliti” del marmo. Sarà colpa sempre del marmo se il Comune, avendo attivato uno di quei famosi “derivati” della finanza pubblica creativa, ha un impegno annuo di circa 900.000 euro, e sarà sempre del marmo la colpa se i proventi dei cosiddetti servizi a domanda individuale ammontano nel 2013 a 1.957.000 euro, a fronte di costi per 4.600.000 euro.

Il Sindaco dichiara che ci sarà un inasprimento di Tasi e Irpef perché negli anni 2012 e 2013 sono venuti complessivamente a mancare circa 8 milioni di euro rispetto a quelli previsti: non dice il perché e da quali soggetti. Molta parte di questa cifra è il portato delle sentenze del Tribunale amministrativo che ha censurato appunto la condotta del Comune di Carrara. Ovvero, il Comune, punito dal Tar,  FA PAGARE AI CITTADINI UNA SUA INCAPACITA’ AMMINISTRATIVA. E il Sindaco ha dimenticato che l’accordo del 2008 è stato disdettato dal Comune stesso, a seguito di uno sconclusionato sistema di tassazione delle scaglie da lui medesimo escogitato?

Nel 2012 e 2013 il gettito di “competenza” del marmo è comunque di 36 milioni e 500.000 euro. Anche se il gettito “di cassa” dovesse essere di 28 milioni e 500.000 euro, rimane la domanda di come queste risorse sono impiegate, e soprattutto: chissà quanto pagheranno di più per la Tasi e l’Irpef quei cittadini residenti in Comuni che non hanno avuto in due anni un’entrata aggiuntiva superiore ai 28 milioni di euro!

ridare impulso alla ripresa e all’occupazione. Sono due casi “eccellenti” ma  ci sono altri imprenditori che stanno faticosamente cercando, barcamenandosi  fra tante difficoltà amministrative e ideologiche,  di investire e di fare impresa.