Il voto favorevole del Consiglio Comunale di Massa per la dismissione dello 0,23% delle quote azionarie in SAT aeroporto Galileo Galilei ha chiuso definitivamente una partita marginale e non strategica per la nostra amministrazione realizzando una discreta somma, circa 320 mila euro, che sarà destinata a favore di iniziative di sostegno e sviluppo dell’occupazione mediante specifici progetti che saranno posti al vaglio del consiglio comunale. Questo è in sostanza il risultato finale, in chiave amministrativa, del Consiglio straordinario di lunedì sera. Diverso è il quadro politico nel quale si è sviluppata la discussione in aula, ma anche oltre i confini del nostro comune con una guerra vera tra enti locali, Pisa e Firenze in primis, che si è scatenata a seguito dell’OPA lanciata dalla compagnia privata Corporation America. Il presidente Rossi si era presentato alle elezioni regionali del 2009 con l’idea programmatica di sviluppare una “regione metropolitana”, alla quale stava già lavorando il precedente assessore alle infrastrutture e trasporti Riccardo Conti. Gli eventi della crisi economica, la spending review attuata su larga scala a partire dal 2011 e l’ipotesi di depotenziamento e superamento delle province, processo che aveva visto tra l’altro la stessa amministrazione Rossi ipotizzare una riduzione a 5 delle province toscane, sono tutti eventi piovuti come macigni nello scenario politico regionale, favorendo una idea diversa di futuro. Si va infatti sempre più consolidando, ma non solo nella nostra regione, il progetto di “città metropolitane” al quale Firenze si ispira oggettivamente e legittimamente. Non a caso il nuovo sindaco Nardella ha convocato la prima riunione di giunta sulla collina di San Miniato a Monte, uno dei luoghi più alti della città, simbolicamente proprio per rappresentare una visione panoramica della “Firenze metropolitana”. In questo quadro di fibrillazione e scontro, con al centro la questione aeroporti, si rischia veramente di pregiudicare molte delle politiche di area vasta di costa a favore di una visione fiorentino-centrica della regione con l’incognita, tra l’altro, della nuova amministrazione a “5 stelle” di Livorno. Ecco l’errore, a nostro avviso, in cui si sono mosse alcune forze politiche di maggioranza del nostro comune affiancate alla residua quota di centrosinistra all’opposizione. Non si è diviso l’aspetto puramente amministrativo, ripeto, assolutamente marginale della vendita dello 0,23%, dal rischio ben più grande che la divisione su certi temi può generare una concreta perdita di peso politico di tutta l’area costiera alla quale tutte le forze e i soggetti in campo sono chiamati a lavorare. Peso che si misurerà in ambito rifiuti, gestione delle acque, dissesto idrogeologico, infrastrutture e politiche della sanità territoriale, tralasciando tutto il resto. Il silenzio o le dichiarazioni fuori luogo, a volte addirittura sguaiate da parte di molti soggetti direttamente coinvolti nella partita, non aiutano certo ad uscire da questa fase nella quale servono soprattutto una visione generale condivisa degli obbiettivi e una forte assunzione di responsabilità.
Ruggero Porta – MassaLab –