ruffini  2Esperienza unica nel Paese quella che stanno per intraprendere un gruppo di giovani diabetici del Lazio.
Come sarebbe contento l’ammiraglio Nelson se oggi fosse vivo oggi ad apprendere dell’ iniziativa eco-sanitaria-sociale e marinara che si svolgerà dal 24 al 27 giugno prossimo.
La notizia in forma ufficiale sarà data in occasione della conferenza stampa nazionale organizzata dal CLADIAB acronimo di Coordinamento Lazio Associazioni Persone con Diabete che si terrà mercoledì prossimo 18 giugno ore 11,30 nella sala del Comune di Viterbo in occasione della presentazione della serata evento nazionale “I have a dream: sconfiggere il diabete” promossa dallo stesso Cladiab.
Dunque, come dicevamo, un gruppo di ragazzi con diabete seguiti nelle strutture di Diabetologia Pediatrica del Lazio accompagnati dalla dottoressa Claudia Arnaldi, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Diabetologia Pediatrica dell’Ausl di Viterbo, e dal dott. Riccardo Schiaffini dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, si prepara a vivere un’ esperienza unica: un campo scuola “a vela” per ragazzi con diabete. L’appuntamento è per il 24 giugno alle 10.00 presso la Darsena Romana di Civitavecchia, per l’imbarco e la partenza.
L’evento fa parte di un progetto più ampio che ha preso il nome di “Dolci Marinai” e la cui realizzazione è stata possibile grazie alla sensibilità del dott. Graziano Santantonio, diabetologo dell’adulto della ASL RM/F, e alla disponibilità e professionalità degli Amici della Darsena Romana e del Lions Club Civitavecchia – Santa Marinella Host, nonché al sostegno delle associazioni locali dei pazienti AGD Viterbo, ADICIV e AGD Lazio. La collaborazione e la passione di tutti hanno consentito nel corso degli ultimi 2 anni di avviare alla vela un gruppo di ragazzi con diabete che fanno capo alle sopra ricordate strutture di Diabetologia pediatrica.
Il progetto ha puntato e punta a far sì che i giovani con diabete possano fare accedere alla “Velaterapia” e alle “Pratiche Marinaresche”, conciliando l’opportunità di fare attività fisica, importantissima per la cura del diabete, con la possibilità di avvicinarsi alla cultura del mare, del rispetto dell’ambiente e della conservazione delle risorse. La vela condivide con la cura del diabete alcune importanti parole chiave come regole, gioco di squadra, capacità di autogestirsi, il tutto con l’obiettivo di conquistare il senso di libertà del mare e di una vita sana e serena.
ruffini 1Il progetto “Dolci Marinai è iniziato una domenica di febbraio del 2013 a Civitavecchia presso la sede del “Circolo Nautico Civitavecchia”. Da settembre a maggio, nella giornata di sabato pomeriggio a settimane alterne, i ragazzi si sono impegnanti a frequentare il corso di vela, uscendo in barca con gli Skipper, adeguatamente formati dai diabetologi, nelle giornate di tempo buono e partecipando a lezioni teoriche negli spazi del Circolo Nautico quando le condizioni meteo non erano favorevoli.
Nelle ultime settimane hanno sperimentato gradualmente nuove esperienze come il pernottamento in barca dentro la Darsena e successivamente una breve uscita di 2 giorni con pernottamento al porto di S. Marinella.
Ora, forti dell’esperienza acquisita, si preparano al campo scuola che prevede 4 giorni in barca a vela durante i quali i ragazzi, in equipaggio con i loro skipper e accompagnati dalla dottoressa Arnaldi e dal dottor Schiaffini, toccheranno, condizioni meteo permettendo, gran parte dell’arcipelago toscano. Nel programma del campo sono previsti anche momenti di condivisione e di educazione terapeutica allo scopo di aiutare i ragazzi a raggiungere una progressiva autonomia nella gestione della propria malattia e di rielaborare insieme gli spunti che deriveranno da quest’l’esperienza in relazione al vissuto del proprio diabete. Ciascuna barca sarà ovviamente adeguatamente equipaggiata per la gestione della terapia routinaria e delle emergenze.
“E’ un’ occasione unica questa – dicono gli organizzatori ai giovani partecipanti – che vi accingete a vivere: una occasione in cui vi metterete alla prova anche per quanto riguarda la gestione autonoma del vostro diabete e della terapia insulinica.
“Noi saremo presenti solo per “guardarvi a distanza” e consigliarvi quando ve ne fosse bisogno e solo per valutare le vostre capacità di gestione durante una attività fisica così peculiare come la navigazione a vela.”