rossi “Una sfida positiva, anzi due veri e propri assist, alla Regione e a me personalmente, di cui ringrazio Luca Montezemolo”. Il presidente della Toscana, Enrico Rossi, commenta così le dichiarazioni del presidente della Ferrari che, intervenendo oggi all’assemblea di Confindustria toscana, ha chiesto “gare aperte per il trasporto pubblico locale” e proposto di portare la Formula 1 all’autodromo del Mugello.

“Ringrazio anche Montezemolo – prosegue – per le parole di apprezzamento che ha avuto per la nostra determinazione a conseguire l’integrazione del sistema aeroportuale toscano. Ma soprattutto

voglio subito, e volentieri, sui due assist. Per quanto riguarda l’obiettivo di portare la Formula 1 all’autodromo del Mugello, dichiaro la mia piena disponibilità a costituire un gruppo di lavoro che predisponga rapidamente un progetto di miglioramento della viabilità locale. Questo è un passaggio preliminare decisivo perché, come ho anche potuto verificare di persona in occasione della recente gara di moto GP, la viabilità attuale non è in grado di sostenere grandi eventi. L’arrivo della Formula 1 in Toscana rappresenterebbe una svolta straordinaria sotto ogni aspetto: sportivo, tecnologico – alla luce delle collaborazioni già esistenti tra Ferrari stessa ed alcune Università e PMI toscane – economico, ed anche per arricchire l’immagine della regione. Un’opportunità che il circuito del Mugello, così ben gestito, merita ampiamente. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”.

“Quanto al trasporto pubblico locale su ferro – dice Rossi -, la Regione Toscana sarebbe ben lieta di indire da subito una gara aperta, ma la mancanza di direttive da parte dell’Authority ai trasporti ed un quadro legislativo nazionale carente in tal senso, rende impossibile procedere a breve. Il rischio riguarda infatti la disponibilità di materiale rotabile, officine e depositi, oggi tutti di proprietà di Trenitalia. Saremo quindi costretti a prorogare l’attuale servizio di Trenitalia – spiega – pur sulla base di un nuovo contratto, usando il tempo che intercorre da ora alle future modifiche legislative per preparare una successiva gara aperta al mercato europeo. Intanto sottolineo volentieri che la Toscana, è forse la prima regione ad aver indetto una gara per l’intero trasporto pubblico regionale su gomma, i cui esiti saranno noti tra pochi mesi, consentendo di superare la precedente frammentazione in 12 aziende di trasporto locale, di migliorare la qualità del servizio rinnovando il parco degli autobus, di ridurre i costi di esercizio eliminando sprechi e ridondanze. L’esempio non è isolato, in quanto anche per i rifiuti la Toscana ha in corso 3 gare pubbliche per la gestione dell’intero ciclo dei rifiuti, così come anche in altri servizi pubblici si sta procedendo a snellire ed ottimizzare gli enti: penso alla riduzione da 33 consorzi di bonifica a 6, da 14 agenzie di promozione turista ad 1, da 3 enti per gli acquisti in sanità di area vasta ad 1 solo ente regionale”.

“Quanto infine – dice ancora il presidente – alla questione dei politici ‘trombati’, per usare la colorita espressione del presidente Montezemolo, presenti nei cda delle società partecipate pubbliche, la cosa può riguardare ancora la politica perché indubbiamente si può fare ancora di più e meglio, anche in Toscana. Mi permetto tuttavia di segnalare che riguarda anche gli ancora tanti incarichi all’interno di imprese, associazioni varie, ecc., che resistono a volte più di quanto non accada nel pubblico. Come spesso capita, contrariamente alla vulgata ideologica che considera questa regione come subordinata ad una sinistra conservatrice, la Toscana invece non ha timore di affrontare queste tematiche, spesso dimostrandosi più all’avanguardia di altri in termini di liberalizzazioni, razionalizzazioni, ammodernamento dei servizi e persino di rinnovamento della politica.

Per questo – conclude Rossi – accettiamo ben volentieri le sollecitazioni emerse dall’accorato intervento di Montezemolo che, purtroppo, a causa del protrarsi dei tempi nei lavori dell’assemblea di Confindustria Firenze, ho potuto seguire solo in streaming. Altrimenti avrei risposto anche dal vivo, sottolineando di sicuro le comuni ammirazione e fiducia per il manifatturiero e l’industria italiana”.