Ieri il Consiglio comunale è andato deserto perché quasi un terzo della maggioranza era assente all’avvio dei lavori. I consiglieri di minoranza volutamente hanno dato un forte segnale politico non partecipando all’appello iniziale, perché non più disposti a garantire con la loro presenza la validità delle riunioni, sia di Consiglio che delle commissioni. I dati, riscontrabili da chiunque nelle registrazioni, parlano chiaro: fin dalle prime convocazioni non siamo mai riusciti a portare a termine l’attività dei Consigli perché molti rappresentanti della maggioranza regolarmente se ne vanno prima della fine dei lavori, costringendoci ad indire un numero superiore di adunanze. Cogliamo l’occasione per ricordare che il M5S aveva fatto approvare l’adozione di un modulo specifico in cui si registrasse l’orario preciso di ingresso e di uscita dalle commissioni di ogni consigliere, ma ad oggi ancora non è esecutivo e si continua a sottoscrivere un orario uguale per tutti, contravvenendo alla delibera e al Regolamento.Quello che stavolta, per il M5S, ha reso ancora più grave questo lassismo è che la maggioranza, a differenza dell’opposizione che non era stata informata, sapeva che sarebbero dovuti intervenire al Consiglio i lavoratori Syntech per implorare nuovamente visibilità ed attenzione. I capigruppo della maggioranza hanno fatto il loro siparietto sulla solidarietà, ma come ha sottolineato uno spettatore, questo Consiglio parla di lavoro solo quando gli ex-lavoratori occupano la platea.
Chi può quindi permettersi di parlare di senso di responsabilità, buona politica e rispetto del mandato affidatoci dagli elettori? Dovrebbero forse riflettere prima di urlare tanto i consiglieri di maggioranza, o forse era solo perché non percepiranno il gettone per ieri sera?
