stalkingHa conosciuto anche momenti di una certa tensione il processo in corso al Tribunale di Massa contro un noto commerciante massese accusato di stalking ai danni dell’ex moglie (anche lei commerciante). Ieri mattina ha testimoniato il padre della donna che ha descritto un tipo di «stalking» piuttosto anomalo.

Oltre alla solita valanga di telefonate anonime nel cuore della notte e di «messaggini» più o meno minacciosi, l’ex marito (di cui non mettiamo nome e cognome solo per tutelare i figli minorenni) avrebbe sollecitato l’intervento punitivo delle istituzioni per «colpire» l’attività commerciale dove la donna lavora. E così il padre ha raccontato di una visita a sorpresa dell’Asl finita con una multa di 2mila euro perché non c’erano gli estintori: «Doveva essere il mio ex genero a comprarli, aveva detto che sapeva dove prenderli a prezzi bassi».

L’uomo ha anche raccontato come l’ex genero sostenesse di conoscere tutti a Massa e di poter anche far cambiare le leggi. E come prova ha citato uno strano episodio. «Ho saputo da qualcuno di cui non posso dire il nome che era andato alla Guardia di Finanza per chiedergli di fare una verifica nella ditta di mia figlia. Lo so per certo».

Immediata la reazione del giudice Fabrizio Garofalo: «Lei deve dirci chi le ha dato l’informazione e a chi l’imputato si sarebbe rivolto all’interno della Guardia di Finanza — lo ha ammonito il magistrato — non può tacere su episodi così importanti». Alla fine l’avvocato Anna Maria Giannecchini, rappresentante della parte civile, ha spiegato che il nome del finanziere era già uscito durante una precedente seduta ma Garofalo ha comunque disposto l’acquisizione del procedimento che ha portato all’ispezione dell’Asl e di altri eventuali interventi di enti e forze dell’ordine.

Tutti fatti avvenuti dopo il 2009. Infine si è riparlato delle pressioni dell’uomo sulla donna: «Mia figlia ha dovuto cambiare 3 o 4 cellulari, lui chiamava ad ogni ora del giorno e della notte — ha concluso il padre — non c’era pace». La prossima udienza parleranno i testimoni della difesa. Poi ci sarà la sentenza.

 

La Nazione