guardia costiera mtovedettaContinua l’intensa della Guardia Costiera apuana sul fronte della sicurezza della navigazione.

Gli Ufficiali addetti del “Nucleo Port State Control” della Capitaneria di Porto di Marina di Carrara nella giornata del 6 maggio hanno infatti ispezionato e fermato una nave battente bandiera russa, costruita nel 1979 del tipo “General Cargo” e con una stazza lorda di 1926 tonnellate, per gravi carenze riguardanti le dotazioni di sicurezza di bordo e la preparazione alle emergenze dell’equipaggio.

La nave proveniva da Porto Vesme era giunta nello scalo apuano scarica  de merce il giorno 5 maggio per caricare granulato di marmo.

Nello specifico la nave ha palesato gravi carenze inerenti le porte tagliafuoco, la mancanza di alcune carte nautiche, la inadeguatezza di alcuni mezzi di imbarco per il battello di emergenza e deficienze relative alla effettiva implementazione del sistema di gestione della sicurezza (Safety Management System). In totale sono state identificate 14 (quattordici) carenze, di cui 4 (quattro) motivo di fermo.

La nave resterà nel porto finché tutte le deficienze riscontrate non verranno correttamente ripristinate.

Questo fermo si aggiunge agli altri 10 relativi ad altrettante navi detenute a Marina di Carrara nel 2013, proprio perché anch’esse non rispettavano gli standard minimi imposti dalla pertinente normativa internazionale, ed alle 3 navi addirittura espulse nell’anno da tutti i porti della UE.

Le attività di controllo sul naviglio battente bandiera estera, si inquadra nelle ispezioni previste dal c.d. Memorandum di Parigi del 1982 su una certa percentuale di navi (alcune da ispezionarsi obbligatoriamente) che giungono porti nazionali dei Governi contraenti, da cui l’acronimo PSC, Port State Control, “controlli dello Stato del porto di approdo”.

Le attività svolte nell’ambito delle Convenzioni Internazionali, applicabili alle navi mercantili impegnate in viaggi internazionali, sono tese alla costante verifica delle condizioni di sicurezza, delle condizioni di vita e di lavoro degli equipaggi imbarcati e a salvaguardia e tutela dell’ambiente marino.