alice piscinasono Manuela Bondielli di Aulla (Massa-Carrara), fondatrice e presidente di A.Ami.El-Associazione Amici di Elsa che si occupa di bambini disabili in molte zone d’Italia. Approfitto dell’occasione per raccontare la mia personale esperienza e fare un appello per tutti gli associati. La mia associazione nasce dalla storia della mia bambina disabile dalla nascita: Elsa piano piano è migliorata contro il parere di tutti i medici italiani ed esteri che volevano vederla un vegetale su un lettino per tutta la vita. Oggi cammina anche se è molto lontana (per ora) ad avere una vita simile a quella degli altri. Di recente, ho adottato Alessandro, bimbo disabile con poche possibilità di recupero, che straordinariamente invece ha recuperato quasi al cento per cento. Poi ho preso in affido Alessia, bimba di 13 anni con un forte ritardo mentale che in sette mesi ha cambiato il suo cognitivo in maniera incredibile. Ma non sono qui a raccontare quanto sono brava, ma a spiegare che purtroppo i due bambini arrivati dopo, pur provenendo entrambi da case famiglia diverse hanno in comune maltrattamenti subiti nelle due strutture. Ho deciso di fare qualcosa di concreto per tutti quei bimbi disabili che hanno estremo bisogno di uscire da posti come questi e nel frattempo di migliorare la loro condizione psicomotoria. Il comune di Aulla mi ha messo a disposizione, per realizzare una Casa Famiglia, una vecchia scuola a Quercia, fraz. di Aulla, in via Provinciale 17, e la regione Toscana ha stanziato 100.000 euro per la sua ristrutturazione. La “nostra” Casa Famiglia potrà accogliere 12 bambini disabili abbandonati e io sarò la mamma di tutti. Il progetto comprende una piscina in grado di offrire a circa 170 bambini disabili corsi di una settimana intensiva con il dottor Boris Ginzburg in acqua riscaldata, per cicli di riabilitazione secondo il programma “aQuananda”. Ma ora arriviamo al problema. I fondi per la ristrutturazione sono finiti. Il 29 di settembre scorso abbiamo inaugurato questa casa, se pur incompleta. Infatti non abbiamo i lettini, né un tavolo con le sedie, ma soprattutto non abbiamo la cucina industriale per preparare i pasti. Per favore, potrebbe darmi una mano, magari coinvolgendo gli amici a fare in modo che questo progetto si realizzi? Io personalmente ne sarei molto grata, ma credo che anche qualcun Altro dovrà molto a chi ci aiuterà…. Con simpatia Manuela B.

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