Il caldo causa problemi alla salute modificando il sistema di termoregolazione delle
temperatura corporea; in condizioni normali il corpo si raffredda sudando ma in caso di
forte esposizione al caldo ed all’umidità l’evaporazione del sudore è molto lenta e quindi
non si raffredda in maniera efficiente e la temperatura corporea si innalza. La capacità di
termoregolazione è inoltre influenzata da diversi fattori:
· Età (ridotta nei bambini di età inferiore a 5 anni e negli anziani oltre 65 anni)
· Stato febbrile in atto
· Patologie respiratorie ( BPCO)
· Patologie cardiocircolatorie ( scompenso cardiaco, ipertensione in trattamento
multifarmacologico, malattie cerebrovascolari ischemiche)
· Diatesi trombotiche ( tendenza alla coagulazione con rischio trombosi)
· Obesità; malattie mentali; uso di droghe o alcool.
Le malattie associate al caldo possono presentarsi con sintomi minori come crampi,
lipotimia ed edemi; oppure di maggiore gravità, come lo stress da calore e il colpo di
calore.
Crampi
I crampi sono causati da uno squilibrio elettrolitico o da una carenza di sodio dovuta alla
perdita di liquidi; oppure derivano da una insufficienza venosa spesso associata ad
edema alle caviglie.
Nel caso dello squilibrio elettrolitico, i crampi si verificano negli anziani che assumono
pochi liquidi o inpersone che svolgono attività fisica senza reintegrare a sufficienza i liquidi
persi con la sudorazione.
Nel caso della carenza di sodio, invece, i crampi compaiono in persone non acclimatate
che, pur bevendo a sufficienza, non reintegrano i sali minerali persi. In questo caso le
persone possono presentare oltre ai crampi anche altri sintomi come cefalea, stanchezza
e affaticamento, e vanno reidratate con una abbondante assunzione di acqua.
Nella malattia venosa degli arti inferiori i crampi compaiono spesso durante la notte o dopo
una prolungata stazione eretta. In questo caso è opportuno assumere una posizione con
gli arti superiori sollevati di almeno 4 cm rispetto al cuore, rinfrescando con acqua fredda
gli arti inferiori.
L’edema
L’edema è la conseguenza di una vasodilatazione periferica prolungata che causa un
ristagno di sangue nelle estremità inferiori che, con l’aumento della pressione intravasale,
provoca un travaso di liquidi nell’interstizio.
Un rimedio semplice ed efficace è quello di tenere le gambe sollevate ed eseguire di tanto
in tanto dei movimenti dolci per favorire il riflusso venoso, oppure, effettuare delle docce
fredde agli arti inferiori, dal basso verso l’alto e dall’interno verso l’esterno sino alla
sommità della coscia. Si tratta comunque di un sintomo da non sottovalutare poiché può
essere associato a scompenso cardiaco.

ondata di caloreIn attesa delle temperature torride che arriveranno con l’anticiclone africano “Caronte” in questo fine settimana e che mettono a rischio la salute delle fasce più vulnerabili della popolazione, in particolare gli anziani, è stato attivato il programma nazionale “Estate sicura 2013” e sono state rese disponibili informazioni e consigli per affrontare il caldo senza rischi.

L’Asl n. 1 di Massa Carrara e la Società della Salute della Lunigiana hanno provveduto ad inviare comunicazione a tutte le Amministrazioni comunali per la trasmissione degli elenchi della popolazione residente di età pari o superiore a 75 anni.

Ai medici di famiglia, quindi, sono stati inviati gli elenchi dei propri assistiti ultra75enni che vivono soli o con il coniuge anziano, insieme alle linee di comportamento e agli opuscoli informativi del Ministero della salute, al fine di sensibilizzare la propria utenza a mettere in atto le azioni necessarie per fronteggiare gli effetti sulla salute delle ondate di calore.

Inoltre, durante la seduta dell’assemblea dei soci della SdS Lunigiana è stato organizzato un incontro tra i responsabili degli anziani fragili dei Comuni, i coordinatori delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (Aft – medici di famiglia), della SdS Lunigiana e dei servizi sociali per sensibilizzare ulteriormente gli attori istituzionali sulla problematica rappresentata dalle “ondate di calore”.

Pertanto, per proteggersi dai rischi per la salute connessi alle ondate di calore, si raccomanda a tutti i cittadini, in particolare alle persone anziane, quanto segue.

In casa: aerare i locali la mattina presto; cercare di controllare la temperatura interna, creando schermature alle finestre; soggiornare nelle zone più fresche; evitare di stare in ambienti poco ventilati, ai piani alti o in zone esposte al sole; limitare l’uso dei fornelli e del forno; lavarsi con acqua tiepida; privilegiare l’uso di un condizionatore d’aria; bere molti liquidi ed adottare un’alimentazione leggera; a letto evitare l’utilizzo di coperte e pigiami aderenti, meglio un lenzuolo.

Fuori casa: è consigliabile non uscire nelle ore calde della giornata (dalle ore 11 alle ore 17) ed evitare l’esposizione diretta al sole; cercare di indossare vestiti di colore chiaro, occhiali da sole e cappello; non eliminare l’attività fisica, ma programmarla al mattino presto e dopo il tramonto; è utile, poi, passare più tempo possibile in ambienti climatizzati.

In auto: in assenza di climatizzatore, evitare di intraprendere un viaggio nelle ore più calde della giornata; in caso di utilizzo di autovettura posteggiata al sole, prima di iniziare il viaggio è importante ventilare l’abitacolo; in caso di lunghi viaggi dotarsi di una scorta adeguata di acqua; non lasciare né persone né animali nell’auto parcheggiata al sole; se l’auto è climatizzata, regolare la temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori a quella esterna; usare tendine parasole; evitare di orientare le bocchette della climatizzazione verso il conducente ed i passeggeri.

Uso dei farmaci: conservare i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta e, comunque, a temperatura inferiore ai 30 gradi; il caldo può potenziare l’effetto di molti farmaci utilizzati per la cura dell’ipertensione e di molte malattie cardiovascolari: è opportuno, quindi, effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa ed eventualmente richiedere il parere del medico curante.