tatuaggi“Una proposta di legge di grande equilibrio, capace di armonizzare la normativa regionale a quella nazionale, e nello stesso tempo in grado di rispondere alla tutela della salute e ai requisiti di igiene sanitaria”. Così Rosanna Pugnalini (Pd), presidente della commissione Sviluppo economico, ha illustrato le modifiche alla legge regionale sulla disciplina delle attività di estetica e di tatuaggio e piercing. L’aula ha votato la nuova legge a maggioranza: su 39 votanti 28 si sono espressi a favore e 11 hanno optato per l’astensione.

E ringraziando il lavoro degli uffici e delle commissioni, la Sviluppo economico e la Sanità e politiche sociali, Rosanna Pugnalini ha ricordato che è stata recepita una serie di sollecitazioni evidenziate nel corso delle consultazioni, “a tutela della salute, della libera concorrenza e della lotta all’abusivismo, nell’interesse degli operatori e degli utenti”. Da qui la necessità di prevedere schede tecniche per ogni apparecchio elettromeccanico, quindi di tarare le attrezzature utilizzabili, rinviando al decreto del Ministro dello sviluppo economico n. 110 del 12 maggio 2011, sia per l’elenco degli strumenti che per i meccanismi di regolazione, le modalità di esercizio, di applicazione e le cautele da adottare. In questo contesto, particolare attenzione è stata riservata alla formazione – evitando ingorghi istituzionali e inutili appesantimenti – e all’impianto sanzionatorio, modificato e adeguato secondo l’entità della violazione, sui percorsi formativi e sull’attività a domicilio del committente. Le sanzioni più severe (da tremila a diciottomila euro) sono state previste per coloro che operano senza il possesso dei requisiti formativi, utilizzano attrezzature non previste nell’elenco, eseguono tatuaggi o piercing (con esclusione di quello auricolare) su minori di quattordici anni. “Per rispondere alle attese abbiamo pensato di dare alla Giunta regionale solo 90 giorni di tempo per adeguare il regolamento di attuazione”, ha concluso Pugnalini.

Giovanni Donzelli (FdI) ha parlato “di buon lavoro delle commissioni, quindi di un percorso utile che ha permesso di superare le penalizzazioni degli estetisti, che solo in Toscana non potevano usare certi macchinari”.

Marina Staccioli (Gruppo misto), domandandosi se in Giunta avessero fatto le audizioni, ha illustrato gli emendamenti presentati insieme al gruppo Fratelli d’Italia, riguardanti la formazione sull’uso dei macchinari e la richiesta di aumentare le sanzioni in tema di igiene. Gli emendamenti sono stati respinti dall’aula ed i consiglieri proponenti ne hanno preso atto, optando per l’astensione. Nelle dichiarazioni di voto, Donzelli ha dichiarato di “non capire la chiusura del Pd su emendamenti a tutela di tutti”, mentre Staccioli ha espresso dubbi sulla “volontà della Giunta di adeguare il regolamento di attuazione in 90 giorni di tempo”.

Il presidente della commissione Sanità Marco Remaschi (Pd) ha sottolineato la “bontà” del testo di legge, garantendo inoltre che le commissioni saranno vigili sul lavoro della Giunta regionale e che non si abbasserà la guardia sulla sicurezza.

Il Consiglio ha inoltre approvato una proposta di risoluzione collegata – presentata dal gruppo Centro democratico – e illustrata da Maria Luisa Chinacarini. L’atto impegna la Giunta regionale a presentare un regolamento di attuazione della legge eliminando dal regolamento attuale la parola “disinfettati” e inserendo “sterilizzati”, ove si parla di “materiali acuminati o taglienti se non di monouso prima della successiva utilizzazione”.