Sono in arrivo in queste settimane 154,94 euro per coloro che percepiscono la pensione integrata al trattamento minimo e hanno redditi bassi. L’Inps ha reso noto che l’aumento, per l’anno in corso, sarà corrisposto ai potenziali aventi diritto in via provvisoria in attesa dellaverifica reddituale definitiva. Ecco tutto quello che c’è da sapere. A comunicare la novità è il patronato Epaca di Coldiretti (info su www.massacarrara.coldiretti.it) che ha predisposto un servizio speciale gratuito rivolto a tutti i soggetti interessati.

L’aumento di 154,94 euro (ex 300 mila lire), più comunemente conosciuto come importo aggiuntivo sulla pensione, èstato introdotto dalla Finanziaria del 2001 e viene corrisposto, di regola unitamente alla tredicesima mensilità, in presenza di particolari condizioni reddituali, ai titolari di pensioni il cui importo complessivo annuo non superi il trattamento minimo.  L’importo aggiuntivo non costituisce reddito e, pertanto, non è certificato nell’imponibile fiscale della pensione e non deve essere dichiarato per la corresponsione delle prestazioni previdenziali e assistenziali. “Per ottenere il pagamento dell’importo aggiuntivo le condizioni da rispettare sono due – spiega i requisiti Emanuele Bertocchi, Direttore Provinciale del patronato Epaca – la prima riguarda l’importo della pensione, l’altra il reddito complessivo del pensionato e del coniuge”. L’importo aggiuntivo è pagato in misura intera se l’importo complessivo annuo delle pensioni è minore o uguale all’importo annuo del trattamento minimo, che per il 2012 è di 6.253,00 euro. Nel caso in cui l’importo complessivo delle pensioni sia compreso tra i 6.253,00 euro e i 6.407,94 euro annui (somma del trattamento minimo più l’importo aggiuntivo stesso), l’importo aggiuntivo viene corrisposto in misura proporzionalmente ridotta. I limiti di reddito da non superare per ottenere l’aumento differiscono a seconda che il pensionato sia o meno coniugato.

In particolare, l’importo aggiuntivo spetta ai pensionati che non superano i seguenti redditi annui: pensionato solo 9.379,50 euro; pensionato coniugato 18.759,00 euro. “L’importo aggiuntivo non spetta – sottolinea Bertocchi – se il pensionato coniugato possiede redditi propri superiori al limite previsto per il pensionato solo anche se il reddito, cumulato con quello del coniuge, risulta essere inferiore al limite previsto per i soggetti coniugati; devono essere rispettati, in pratica, entrambi i limiti (personale e coniugale)”. I redditi da dichiarare sono quelli assoggettabili all’Irpef percepiti dal titolare e dal coniuge per lo stesso anno in cui deve essere erogata la prestazione; pertanto, in attesa della successiva verifica a consuntivo, l’importo aggiuntivo viene erogato dall’INPS in via provvisoria con la tredicesima mensilità ovvero, in assenza di tredicesima, con l’ultima mensilità corrisposta nell’anno.