Le commissioni Sanità, presieduta da Marco Remaschi (Pd) e Territorio e ambiente, presieduta da Vincenzo Ceccarelli (Pd), hanno approvato a maggioranza (Pd, Idv, contrario il Pdl) la proposta di legge recante modifiche alla legge regionale 8/2012 sull’alienazione e valorizzazione degli immobili pubblici. Le modifiche, ha spiegato Remaschi, “permettono un miglioramento della normativa esistente e l’eliminazione di alcune difficoltà, anche se sarebbe più opportuna una riforma complessiva”. Riforma che l’opposizione auspica, come ha confermato Andrea Agresti (Pdl), che nell’esprimere il voto contrario del proprio gruppo ha definito i provvedimenti “piccoli interventi che definiscono una riforma fatta a piccoli passi, mentre ad essere riformata dovrebbe essere l’intera legge regionale 1/2005 (norme per il governo del territorio, ndr)”.

Le modifiche approvate in commissione, e prossimamente oggetto dell’esame dell’aula, sono introdotte, come si legge nella relazione illustrativa, per “esplicitare i casi in cui la Giunta regionale promuove un programma unitario di valorizzazione territoriale (Puv)” e nel contempo che “i processi di valorizzazione non possono essere usati per violare i principi fondanti il governo del territorio in Toscana” (modifiche dell’articolo 3 della legge 8/2012). Viene specificato che il Comune “deve precisare nella relazione la data prevista per l’approvazione dell’atto di bilancio, cui il piano e le conseguenti proposte di alienazione e valorizzazione è allegato” (modifiche all’art. 4) e infine si è previsto che l’accordo di programma che segue alla promozione di un Puv da parte della Giunta regionale “possa avere effetto di variante al Piano territoriale di coordinamento della provincia solo nel caso in cui quest’ultimo contempli destinazioni d’uso sanitario per singoli edifici in modo incompatibile con la programmazione sanitaria regionale” (modifiche all’art. 5 della l.r. 8/2012).