“Anche se il presidente Rossi ha salvato numerosi uffici in Toscana, nell’opera di concertazione con Poste,l’ufficio postale di  Forno non può chiudere. Il Sindaco sta protestando duramente  con Poste Italiane.

Il paese di Forno non è piccolo e  con fatica stiamo cercando di migliorare le condizioni e la qualità della vita di chi vive nelle nostre zone montane.

Oltre al fatto che si chiude un presidio importante per questa comunità, Poste non crea neppure un’alternativa valida. Gli abitanti di Forno saranno indirizzati per i pagamenti e il ritiro delle pensioni sull’ufficio di Canevara? Un ufficio piccolissimo, con pochi posti a sedere a disposizione per chi attende e senza spazi per parcheggiare le macchine, viste che molto spesso gli anziani hanno problemi a muoversi in autonomia e sono accompagnati da figli o parenti. In più l’ufficio da su una strada molto trafficata. Una soluzione non dignitosa oltre che pericolosa per chi  aspetta di riscuotere  le sempre più misere pensioni !!!

Abbiamo già subito la stessa situazione su Casette e questo ha creato molto disagio, soprattutto per gli anziani che devono ritirare la pensione.

Poste  ha acquisito tutte le cattive abitudini di chi opera con logiche del privato, ma non può dimenticare la sua origine e missione  di servizio fondamentale e con carattere  pubblico.

Già in precedenza avevo invitato i miei compaesani a ritirare i risparmi di una vita dai conti postali e di spostarli verso istituti bancari che si renderanno disponibili ad aprire sportelli nelle zone montane del comune. E’ una proposta che ribadisco e allargo agli abitanti di Forno. Proporrò al Sindaco di ospitare,  presso i nostri locali liberi della montagna, quegli istituti bancari disponibili ad aprire sportelli o a dare altri servizi di supporto.” Lina coppa su chiusura ufficio postale  di Forno