185 millimetri di acqua in tre ore. E’ questa la portata della nuova bomba d’acqua che si è abbattuta stanotte sulla città di Carrara, provocando l’esondazione dei torrenti Carrione e Parmignola e l’allagamento di ampie porzioni del territorio comunale, in particolare tra la piattaforma ferroviaria e il mare.

E’ stata la seconda ondata alluvionale per la città del marmo in due settimane (nel primo caso caddero 250 millimetri di acqua in quattro ore): un alluvione sull’alluvione che ha allargato ferite che non era stato ancora possibile rimarginare.

Di fronte a questa nuova emergenza immediata è stato l’intervento predisposto dalla  protezione civile regionale che ha inviato  immediatamente sul posto una colonna di soccorsi composta da 24 mezzi, 7 idrovore e 4 gommoni e da ben 60 volontari.
L’attività di soccorso alla popolazione, gli interventi per far fronte agli allagamenti e di ripristino delle più gravi criticità si è sviluppata e continua a svilupparsi senza sosta. In alcuni casi è stato necessario evacuare le abitazioni:  sono 60 le persone che sono state momentaneamente ospitate
negli ambienti di Carrarafiere.

Nel corso della mattina i tecnici della Regione e quelli del Comune hanno compiuto un sopralluogo sui punti più critici, visionando in particolare la situazione delle sponde e dei ponti sul Carrione e sul Parmignola e più in generale la rete idrografica cittadina. Sono stati disposti una ventina di interventi di somma urgenza: i lavori per gran parte di questi sono iniziati sin dal primo pomeriggio di oggi. Tra gli interventi avviati sul Carrione la messa in sicurezza di un tratto a valle del ponte sull’Aurelia, e la realizzazione di un intervento di protezione alle sponde in località ponte
Cimato.

Sul Parmignola è partito l’intervento per rimuovere il materiale che ostruisce il deflusso delle acque all’altezza del ponte sull’Aurelia, mentre sono stati anticipati i lavori sulla sponda in località Fiorino. Quest’ultimo intervento era parte delle azioni urgenti già approvate dalla Regione Toscana per far fronte alla prima ondata alluvionale.

Oltre 8 milioni di euro dei 100 stanziati, sono infatti destinati a opere idrogeologiche urgenti  nel
territorio di Carrara. Queste opere restano indifferibili, ma il ciclone Medusa con il suo passaggio ha reso ancora più pesante la conta dei danni.