Chi non ha visto in giro, soprattutto in aereo ma anche nei locali pubblici, ove in Italia vige un divieto di fumo generalizzato, qualche persona portarsi alla bocca una sigaretta in tutto e per tutto uguale a quelle “normali” ma che non emette fumo? E tra questi qualche ragazzetto non ancora maggiorenne?

Mentre era noto a tutti che la vendita di sigarette di tipo tradizionale è vietata dalla normativa vigente, sussistevano ancora alcuni dubbi circa la possibilità di commercializzare liberamente e quindi mediante vendita anche a soggetti minori degli anni sedici le sigarette elettroniche.

Con un’importante ordinanza (12A11292), dall’eloquente titolo “Divieto di vendita ai minori di anni 16 di sigarette elettroniche con presenza di nicotina” del 28 settembre 2012 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 248 del 23-10-2012, il Ministero della Salute  ha chiarito in maniera inequivocabile il vuoto normativo stabilendo che: “E’ vietata la vendita ai minori  di  anni  sedici  di  sigarette elettroniche con presenza di nicotina” e che “Le autorita’ sanitarie e di controllo e gli  organi  di  polizia giudiziaria sono preposti alla vigilanza sull’esatta  osservanza  del presente provvedimento,  con  applicazione  delle  sanzioni  indicate all’art. 25 del regio decreto 24 dicembre 1934, n. 2316″

Tali strumenti che simulano in tutto e per tutto la sigaretta somministrando anche nicotina nell’organismo, senza quindi, eliminare o ridurre la dipendenza da tale sostanza se non sono dannose per gli altri, possono influenzare i comportamenti, specie quelli dei soggetti più deboli e quindi dei minori.

Il divieto in questione può essere un importante deterrente per evitare che i più piccoli trovino scorciatoie legalizzate per avviarsi al vizio del fumo.