L’erosione nella costa apuana non si ferma e la Provincia di Massa Carrara sta predisponendo  una variante al piano antierosione che prevede l’uso di scogliere.

Mentre i tecnici di Provincia e Regione annaspano per definire una variante che sia perlomeno credibile, le ultime mareggiate hanno continuato a causare notevoli danni all’arenile e alle strutture. Si è così pensato di adottare misure tampone, le scogliere, appunto.

Questa soluzione, se così vogliamo chiamare un sistema di recupero ambientale ormai obsoleto, pare che avrà il via libera anche dalla Regione.

“Dopo mesi spesi a difendere le scellerate spese per portare avanti l’inconcludente progetto degli inutili geotubi (soldi dei cittadini, in tempo di crisi quando si fanno i tagli persino alla sanità e all’istruzione), la decisione rivoluzionaria per risolvere il problema, pare che sia quella di posizionare delle scogliere. – accusa la consigliera regionale Marina Staccioli (Gruppo Misto) – Oltre a modificare, se non deturpare, il paesaggio marino e costiero, ostacolano pure il ricambio di acqua mettendo a rischio la qualità della balneazione.”

“Il timore, fondato, – incalza Staccioli – è che questo tipo di soluzione temporanea, diventi in realtà definitiva causando in breve lo spostamento dell’erosione da un punto all’altro della costa. Più a sud, nella fattispecie.

Questo è il vero rischio che ha messo in stato di allerta, comprensibilmente, i balneari della Versilia. Hanno già manifestato la loro preoccupazione e chiedono a gran voce alle autorità apuane e alla Regione di dare incarico a esperti di chiara fama”.

“Io inoltre chiedo – aggiunge Staccioli – che la Regione prenda coscienza del fatto che il litorale toscano è uno, e deve essere preservato totalmente da nord a sud.

E’ necessario l’impegno e la seria volontà di trovare, nel più breve tempo possibile, una soluzione efficace e definitiva per l’arenile massese, e per tutto il litorale. Senza gravare ulteriormente sulle tasche di chi soldi non ne ha più.”