Via libera all’unanimità, da parte della commissione Agricoltura, alla proposta di legge sulla gestione e il controllo del potenziale viticolo. Con questa legge, una volta approvata dal Consiglio regionale, in Toscana saranno stabiliti i limiti massimi di produzione dei vari vigneti, dei criteri per le produzioni a denominazione d’origine protetta o ad indicazione geografica protetta, nonché istituite commissioni di degustazione ed aggiornati gli elenchi di tecnici ed esperti degustatori per i vini di qualità.
Assieme al disegno di legge la commissione presieduta da Loris Rossetti, Pd, ha approvato una proposta di risoluzione con cui si chiede alla Giunta di attivare tutte le sinergie possibili affinché nel corso della fase transitoria si proceda alla risoluzione del maggior numero di situazioni anomale in modo da completare nel più breve tempo la strutturazione dello schedario viticolo regionale nel rispetto delle disposizioni europee anche in vista della prossima vendemmia 2013, nonché informare la commissione Agricoltura sullo stato di avanzamento delle “attività preliminari” evidenziandone gli esiti e le eventuali criticità, ed infine svolgere una comunicazione in Aula consiliare prima dell’adozione del regolamento di attuazione.
La risoluzione, come spiegato dal presidente Rossetti, nasce dalla constatazione che la nuova legge prevede che lo schedario viticolo, strumento per la gestione e il controllo del potenziale e parte integrante del sistema di gestione e controllo, necessita di essere integrato con il sistema di identificazione geografica delle particelle agricole, in attuazione delle disposizioni europee. Con la legge, inoltre, si prende atto anche del fatto che l’adeguamento dello schedario viticolo rappresenta un elemento strategico per il settore vitivinicolo toscano.
Nella stessa seduta, la commissione Agricoltura ha dato parere secondario positivo ad altre due proposte di legge. Con i voti del Pd, quelli contrari di Pdl e Più Toscana, la commissione si è espressa a favore sia della terza variazione del bilancio di previsione per l’anno finanziario 2012 e pluriennale
2012-14, sia alle leggi Finanziarie 2011 e 2012, in entrambi i casi per quanto concerne i capitoli relativi al comparto agricolo.