E’ ora di finirla di riempirsi la bocca di quanto stiano a cuore i beni architettonici di questa città per poi assistere a vandali che entrano indisturbati dentro al castello compiendo atti che contribuiscono a distruggere il nostro patrimonio ma, soprattutto, denotano quanto in questa città poca sensibilità appartiene a chi amministra.
Basterebbe un’illuminazione maggiore ed una videocamera posizionata sul’ingresso per tutelare il castello ed evitare che si propongano simili bravate che, alla fine, costano soldi ai cittadini per la sistemazione.
Forse una scelta troppo difficile da attuare, ma non così pareva per lo scempio delle scale mobili.
Non esiste una mentalità turistica, così come non è sufficiente limitarsi ad auto incensarsi rivendicando la bellezza di una sterile pavimentazione delle piazze, quando verso uno dei pochi baluardi storico-architettonici, si dimostra un totale disinteresse e stato di abbandono.
Anche stamani un gruppo di turisti, accompagnati da una guida intenta a decantare la magnificenza di questo maniero, si sono trovati davanti il solito scenario di inciviltà dimostrato dalle oramai perduranti scritte sulle mura e dai residui di bisbocce notturne che, giustamente, contribuiscono a mettere in risalto la nostra città davanti ai turisti.
Uno schifo. Così come è biasimevole un’intera amministrazione che continua a supportare un assessore alla cultura che ha solo a cuore le proprie iniziative, ma che di un vero e proprio sviluppo generale del territorio proprio non ne vuole sapere.
Si lamentano che non ci sono soldi, ma quei pochi vengono sempre spesi male.
E allora, anziché “defenestrare” Vullo solo perché ha avuto il coraggio di opporsi ad un project per il cimitero che, al momento, poteva essere accantonato in luogo di una realizzazione del palazzetto, perché non fare fuori anche questo assessore alla cultura che, somme alla mano, non pare abbia dato grande lustro a questa città.