66 nuovi posti di lavoro, a tempo indeterminato, per operai altamente specializzati che saranno assunti da una serie di aziende dell’indotto del nuovo Pignone di viale Zaccagna:  per rispondere alle infuocate polemiche che ormai da mesi circondano lo stabilimento avenzino, i vertici del colosso manifatturiero hanno deciso di passare dalle parole ai fatti e di dare risposte concrete alle esigenze del nostro territorio. E’ così che questa mattina Giuseppe Baccioli, presidente di Assindustria e fino a qualche tempo fa numero uno di Nuovo Pignone, ha presentato insieme all’assessore provinciale al Lavoro Raffaele Parrini, il progetto Genesis, un corso di formazione professionale realizzato nell’ambito dell’accordo di programma  siglato dall’azienda della General Electric con il comune di Massa, quello di Carrara e la provincia. Il progetto, lanciato lo scorso agosto, ha portato alla selezione di 98 allievi, tra 2500 aspiranti, che fino al prossimo settembre frequenteranno corsi di formazione per carpentieri, primaristi, tubisti, saldatori ed elettricisti. Al termine del percorso, articolato in lezioni teoriche, laboratori e stage, 2/3 dei partecipanti, quindi 66 persone, saranno assunti a tempo indeterminato dalle ditte partner dell’iniziativa, ovvero Oma, Sie Service, Contec, Laz ed Elca. Un posto di lavoro “fisso” quindi che andrà a beneficio, ha sottolineato Baccioli, del nostro territorio: non solo perché l’89% degli allievi risiede nella nostra provincia, ma anche perchè il 71 per cento di loro è disoccupato – tra loro anche 8 ex dipendenti eaton – e il 13 per cento in cerca di prima occupazione. Il costo diretto del progetto è di 725 mila euro, di cui 557 mila erogati dalla Regione Toscana e il resto a carico delle aziende, che si sono accollate inoltre le spese logistico/organizzative, come l’allestimento dei laboratori. “Avremmo potuto risparmiare tempo e denaro, cercando fuori provincia la manodopera specializzata di cui avevamo bisogno – ha commentato Baccioli – e invece abbiamo deciso di impegnarci per costruire nel nostro territorio competenze utili a sviluppare il settore. Anche per questo – ha concluso il presidente di Assindustria – gli attacchi gratuiti e infondati che ci arrivano, ci fanno molto male”. – il 48 per cento a Massa, il 37 per cento a Carrara e il 4 per cento a Montignoso – mentre gli altri provengono dalle zone limitrofe. Si tratta per lo più di persone giovani, il 50% ha meno di 30 anni, e con un titolo di scuola media superiore: