Cos’ hanno in comune astronomia e musica? Ben poco apparentemente, se si esclude il fatto che siano le più “immateriali” fra le scienze e le arti, costituite come sono, in un caso, da invisibili ed intangibili vibrazioni dell’aria e nell’altro da oggetti immensi e concreti ma lontanissimi ed immodificabili.
In realtà, come si dimostrerà nell’incontro di questo venerdì 15 giugno alle ore 21,15, presso il Planetario comunale “A. Masani” di via Bassagrande a Marina di Carrara, i legami fra astronomia e musica sono strettissimi fin dalle origini stesse della civiltà e continuamente rinnovati.
Alcuni esempi? Per molte culture l’Universo trae origine da un suono e c’è una vibrazione sonora preesistente alla nascita stessa dell’universo (mito sorprendentemente attuale quando si pensi che la cosmologia moderna ipotizza il Big Bang come prodotto da vibrazioni quantiche nel vuoto…). Ma, al di là del mito, sono molti i casi di astronomi-musicisti (uno per tutti Galileo Galilei, che, discendente di una intera famiglia di musicisti fiorentini e buon esecutore anch’esso di liuto, pone anche le basi della fisica musicale studiando le frequenze del suono, le vibrazioni delle corde, la consonanza e dissonanza degli intervalli ecc.). Sono innumerevoli i riferimenti astronomici nelle composizioni musicali (dall’opera al pop), spesso semplici rimandi poetici, ma molte altre volte intenzionali e raffinati.
Non è poi un caso che i nomi delle note siano 7 (come i “pianeti” noti agli antichi) e 12 i semitoni in una ottava musicale (come i mesi dell’anno o le costellazioni zodiacali), oppure che la Luna compaia nel titolo e nel testo di migliaia di canzoni.
Di questo e d’altro ancora, a partire da esempi ed ascolti musicali dal vivo, si parlerà nell’incontro al Planetario, aperto a tutti, ed intitolato appunto “L’astronomia in musica”; per terminare, meteo permettendo, con il riconoscimento delle costellazioni sotto la cupola e nel cielo reale, osservando al telescopio anche Saturno ed i principali oggetti che ornano il cielo di questo periodo.
Data la capienza limitata dei locali, è gradita la prenotazione, via sms o segreteria telefonica (333/1731533), o tramite il sito internet del planetario stesso: