Ordinanza n. 51

IL SINDACO

CONSIDERATO che con determinazione n. 29, del 02.02.2011, l’Ausl n. 1 di Massa Carrara disponeva la chiusura del Punto Nascite dell’Ospedale di Pontremoli e che materialmente la chiusura veniva eseguita a far data dal 22 febbraio 2011;

EVIDENZIATO che con allegato che era parte integrante e sostanziale di quella determinazione si introduceva anche, contemporaneamente alla chiusura, l’avvio di una nuova procedura di Gestione dei pazienti pediatrici e delle pazienti Ostetrico-Ginecologiche nel P.O. della Lunigiana (codice n. 0694/PP015, REV 00, del 27.01.2011) per le donne in stato di gravidanza nel territorio lunigianese, tale da prevedere “… una Struttura Semplice Ambulatoriale Ostetrico-Ginecologica … a ciclo diurno (e con P.D. notturna e festiva) di appoggio ai Servizi Territoriali ad al Pronto Soccorso …” e modalità operative che sancivano il seguente “orario garantito: guardia attiva del personale sia Medico che Ostetrico nei giorni feriali dalle 8 alle ore 20 ed il sabato dalle ore 8 alle 14.00; il sabato pomeriggio dalle 14-20, nei festivi e nei notturni è garantita una P.D. del personale sia Medico che Ostetrico …”.

RISCONTRATO poi che a far data dal giugno 2011 si è determinato un ulteriore indebolimento dell’organizzazione del percorso nascite per le donne lunigianesi accorpando la reperibilità pediatrica precedentemente prevista specificamente per la Lunigiana a quella prevista anche per il territorio di costa e riducendo la guardia attiva alla sola mattina e non più sulle 12 ore;

EVIDENZIATO inoltre che a far data dal dicembre 2011, pur in assenza di una nuova determinazione aziendale che modificasse la precedente, venivano introdotte novità organizzative in merito alla definita procedura, tali da ridurre ulteriormente l’attività della Struttura Semplice Ambulatoriale Ostetrico-Ginecologica: in particolare limitando a tre pomeriggi (lunedì, mercoledì, venerdì dalle 14 alle 20) la guardia attiva del personale medico, mantenendo però, come in precedenza deciso, quella ostetrica e la pronta disponibilità medica ed ostetrica sia per il sabato pomeriggio che per tutti i giorni festivi;

SEGNALATO, inoltre, che l’Ausl n. 1 ha recentemente sottoscritto una convenzione con l’Ausl n. 6 di Livorno per l’attività di consulenza specialistica nella disciplina ostetrico-ginecologica, così consentendo al “primario” e a due medici-ginecologi operanti presso il dipartimento materno infantile di Massa (unico della provincia di Massa Carrara) di svolgere attività intramoenia presso il punto nascite di Portoferraio.

SOTTOLINEATO che tali modelli organizzativi, e le altre scelte connesse, tanto nella prima versione, quanto (a maggior ragione) nella seconda versione, nonostante il grande impegno degli operatori locali, si è rivelato – rispetto al più volte richiesto mantenimento/ripristino del Punto Nascite – carente e lacunoso, come attestato dalle numerose situazioni di rischio a cui si è dovuto assistere in questi mesi (almeno 14 i casi noti, molti dei quali hanno avuto grande risalto sulla stampa) per le quali si sono registrati 2 parti avvenuti in ambulanza nel trasportare le donne da Pontremoli a Massa/Montignoso, 8 nascite direttamente all’Ospedale di Pontremoli, 1 nascita all’Ospedale della Spezia, oltre i restanti casi conclusisi al DMI, tutte situazioni comunque particolarmente problematiche e pericolose.

EVIDENZIATO infine che, sempre in assenza di una nuova determinazione aziendale che modifichi la precedente, a far data da venerdì 8 giugno 2012 è stata disposta l’applicazione di una nuova procedura riguardante la “Gestione dei pazienti pediatrici e delle pazienti Ostetrico-Ginecologiche nel P.O. della Lunigiana” (codice n. 0694/PP015 REV 02 del 16.04.2012), con la quale sarà ulteriormente ridotta l’attività della Struttura Semplice Ambulatoriale Ostetrico-Ginecologica, in particolare:

-limitando ad un solo pomeriggio (mercoledì dalle 14 alle 20) la guardia attiva del personale medico ed ostetrico (prima prevista su cinque pomeriggi e poi almeno su tre pomeriggi, ore 14-20);

-azzerando anche la pronta disponibilità medica ed ostetrica per tutti gli altri pomeriggi (ore 14-20), per le notti e per tutti i giorni festivi (prima invece era sempre prevista h. 24);

-prevedendo che la diagnosi medica sulle donne che si presentassero sia da effettuare direttamente al Pronto Soccorso dal medico di turno, con eventuale consulenza telefonica del personale di turno presso il Dipartimento Materno Infantile di Massa;

-accorciando l’assistenza medico-ostetrica per le donne in gravidanza a sole 36 settimane (anziché, come in precedenza statuito fino alle 40 settimane);

-impedendo di fatto l’organizzazione del doppio turno mattutino nell’ambulatorio ostetrico e quindi una forte riduzione dell’assistenza alle donne in stato di gravidanza;

-stabilendo, inoltre, per i casi urgenti, l’arrivo da Massa del personale reperibile o il trasferimento della donna con ambulanza e medico del 118;

RAVVISATA dunque la forte negatività di una tale decisione rispetto alla necessità di garantire la maggiore sicurezza possibile alle donne lunigianesi in stato di gravidanza e la tutela massima del loro diritto alla salute costituzionalmente garantito. Ciò a maggior ragione in considerazione dei casi già verificatisi in questi mesi, i quali hanno fatto direttamente riscontrare la pericolosità di un modello organizzativo che non ha risposto sin dall’inizio, e risponderebbe ancora di meno in futuro, alle esigenze di cittadini che si trovano a vivere in un territorio montano, con l’oggettiva presenza di distanze e difficoltà, anche economico-sociali, di raggiungimento della struttura del Dipartimento Materno Infantile di Massa/Montignoso;

RAVVISATA quindi anche la chiara urgenza di evitare che le donne in stato gravidanza del comprensorio lunigianese siano sottoposte ai gravi rischi che si determinerebbero con l’applicazione del nuovo modello di “Gestione dei pazienti pediatrici e delle pazienti Ostetrico-Ginecologiche nel P.O. della Lunigiana”,

VISTE anche le diverse pronunce del Consiglio Comunale di Pontremoli e le comunicazioni/richieste fatte pervenire all’Ausl n. 1 in merito alla necessità di riaprire il Punto Nascite di Pontremoli, così come organizzato ed operante fino al 21.02.2011 e la volontà di continuare a  perseguire questo obiettivo che si considera comunque il più idoneo a garantire le migliori condizioni di sicurezza per le donne in gravidanza ed il pieno riconoscimento dei loro diritti costituzionalmente garantiti in tema di salute;

RILEVATO che sussistono pertanto i requisiti richiesti dalle norme di seguito riportate cioè:

-una situazione di pericolo di danno irreparabile a carico quale donne in stato di gravidanza e dei nascituri della Lunigiana, tale da far ritenere che vi sia la ragionevole probabilità che accada un evento dannoso nel caso in cui l’Amministrazione non intervenga prontamente, come sopra esposto;

-la necessità e l’ urgenza stante l’ imminente entrata in vigore della nuova regolamentazione;

-la temporaneità in quanto atto destinato a produrre effetti limitati nel tempo e cioè sino a quando non venga confermata la precedente organizzazione o ne venga adottata una nuova, idonea, da parte dell’AUSL n. 1 idonea a non esporre a rischio irreparabile le donne in gravidanza e i nascituri della Lunigiana; rilevando peraltro che la misura urgente adottata  ben può assumere un carattere prolungato nel tempo ove ciò sia necessario alla luce del rischio da fronteggiare, come nel caso di specie, come da Cons. Stato, sez. V, 29 luglio 1998, n. 1128;

VISTO l’art. 32 della Costituzione Italiana: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”;

VISTO l’art. 50 del D.lgs. 18.8.2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” che definisce le attribuzioni del Sindaco per l’emanazione di provvedimenti contingibili ed urgenti in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica a carattere locale.

VISTO l’art. 54, comma 4 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”, così come modificato dal D.L. 23.5.2008, n. 92, convertito in legge 24.7.2008 n. 125 che assegna al Sindaco la competenza di adottare provvedimenti contingibili ed urgenti, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica

ORDINA

all’Azienda USL n. 1 di Massa Carrara, nella persona del legale rappresentante pro tempore, avente sede in Carrara (MS), alla via Don Minzoni n. 1:

-di REVOCARE sin da subito e quindi non applicare o disapplicare ed annullare la procedura di “Gestione dei pazienti pediatrici e delle pazienti Ostetrico-Ginecologiche nel P.O. della Lunigiana” (codice n. 0694/PP015 REV 02 del 16.04.2012);

di RIPRISTINARE, nelle more e provvisoriamente, il modello di “Gestione dei pazienti pediatrici e delle pazienti Ostetrico-Ginecologiche nel P.O. della Lunigiana (codice n. 0694/PP015, REV 00, del 27.01.2011), allegato, quale parte integrante e sostanziale alla determinazione aziendale n. 29 del 02.02.2011, e quindi riorganizzare la “Struttura Semplice Ambulatoriale Ostetrico-Ginecologica … a ciclo diurno (e con P.D. notturna e festiva) di appoggio ai Servizi Territoriali ad al Pronto Soccorso …” con modalità operative che sanciscano il seguente “orario garantito: guardia attiva del personale sia Medico che Ostetrico nei giorni feriali dalle 8 alle ore 20 ed il sabato dalle ore 8 alle 14.00; il sabato pomeriggio dalle 14-20, nei festivi e nei notturni è garantita una P.D. del personale sia Medico che Ostetrico …” o con altra forma organizzativa idonea;

Il presente provvedimento ha carattere contingibile e urgente ed è volto a evitare pregiudizi irreparabili e ha durata limitata nel tempo, producendo i suoi effetti sino al momento della conferma di quanto al punto precedente o dell’ adozione di una nuova organizzazione del servizio da parte della Ausl n. 1 tale da escludere il rischio di qualsivoglia pericolo di danno irreparabile alle donne in gravidanza e ai nascituri della Lunigiana.

Si notifichi con urgenza agli interessati.

Pontremoli, 7 giugno 2012

per Il Sindaco

F.to il Vice Sindaco

dr.Pietro Camillo Cocchi