n Italia ogni anno finiscono direttamente nella spazzatura, senza passare neanche dalle nostre case, 12 milioni di euro in prodotti agroalimentari: non sono avariati o scaduti. Magari sono prossimi alla scadenza e sarebbero ancora buoni e in grado di sfamare un’altra Italia intera. È il costo dello “spreco” altissimo anche sotto il profilo ambientale: si pensi che per il solo comparto ortofrutticolo questo spreco libera 8 milioni di chili di CO2. In Italia è attribuibile allo spreco alimentare il 3% del consumo finale di energia, ovvero il consumo di ca. 1.650.000 italiani.
Per contribuire a ridurre questo spreco, per aiutare chi è in difficoltà e per dare una mano all’ambiente nasce nella nostra provincia “Consumatori invisibili” un progetto che si ispira a Last Minute Market di Bologna e che è stato presentato in Provincia alla presenza degli assessori alle politiche sociali della Provincia di Massa-Carrara, Domenico Ceccotti, e del Comune di Massa, Gabriella Gabrielli, davanti ad un parterre di partner davvero corposo.
L progetto, presentato dalla Caritas di Marina di Carrara, dal centro sociale Caritas di Cervara, a Massa e dall’Arci è stato finanziato dal Cesvot con 50 mila euro e sarà avviato entro il mese di luglio.
“La Provincia di Massa-Carrara – ha dichiarato Domenico Ceccotti – ha voluto e sostenuto questo progetto mettendo a disposizione la sua rete di contatti. Ci si propone di creare, iniziando dai comuni di costa, una rete di soggetti pubblici, privati o appartenenti al terzo settore in grado di contribuire alla riduzione dello spreco in tutte le sue forme e alla prevenzione e riduzione di quello che sarebbe destinato al rifiuto trasformandolo in risorse con evidenti ricadute sia a livello economico, sia sociale, sia ambientale”.
Ma come funzionerà “Consumatori invisibili”?. In pratica sarà realizzato, in un’area messa a disposizione dal Comune di Massa presso il mercato ortofrutticolo, un magazzino di stoccaggio delle merci scartate dai supermercati o dai piccoli commercianti, ma non ancora consumabili.
Il magazzino sarà gestito dai volontari e da persone in disagio, appositamente formate in collaborazione con l’Asl. La merce stoccata sarà poi distribuita alla mensa dei poveri, alla casa di accoglienza, al carcere, ai centri Caritas e alle parrocchie per la distribuzione di pacchi viveri alle famiglie in difficoltà.
Per la realizzazione sarà firmato un protocollo tra tutti i soggetti dove saranno definiti i compiti di ciascuno sotto il controllo di un comitato tecnico di progetto.
Ognuno avrà il suo compito stabilito. I supermercati saranno coinvolti per la raccolta: i dipendenti di questi addetti al magazzino selezioneranno settimanalmente gli alimenti e li disporranno in appositi contenitori che saranno ritirati da Asmiu, Amia e Cermec e consegnati allo stoccaggio.
I volontari, formati dall’Asl, come detto, selezioneranno la merce garantendo una corretta sicurezza igienico sanitaria e la stoccheranno all’interno del magazzino con l’ausilio di un software gestionale e po ne curerà la distribuzione.
Tra proponenti e partner sono 28 in tutto i soggetti coinvolti: entro sociale Caritas di Marina di Carrara, Centro sociale Caritas Cervara, Arci Provinciale, Provincia di Massa-Carrara, Comuni di Massa, Carrara, Montignoso e Fosdinovo, Asl di Massa-Carrara, Casa di reclusione di Massa e Ufficio esecuzione penale esterna, Amia, Asmiu e Cermec, Glicine SRL Conad, Copac, Unicoop Tirreno, Fratelli Bongiorni, Orto verde srl, Croce Bianca, Parrocchia SS. Annunziata Pontremoli, Parrocchia Madonna Pellegrina Massa, AGesci, Agea, Associazione In/Dipendenza, San Vincenzo Massa Carrara, Centro nazionale volontariato, Gruppo volontariato carcere.