La commissione elettorale presieduta dal giudice Cosimo Maria Ferri ha proclamato il consiglio comunale di Carrara dopo nove lunghi giorni di lavoro in cui si è dovuto, in più di una sezione, lavorare per ricostruire la volontà espressa dall’elettore. Un maniera elegante per definire i troppi pasticci avvenuti in decine di sezioni, venuti alla luce grazie all’impeccabile lavoro dei rappresentanti di lista, non certo di presidenti di seggio, che, per la cronaca, saranno segnalati alla corte d’appello e alla corte dei conti. Il consiglio comunale è stato proclamato alle 19 e 10 di ieri sera ed è identico, nella composizione, ai primi dati emersi nei giorni successivi al voto. Cambia qualcosa nell’ordine dei più votati ma non l’elezione dei vari consiglieri.
Gli errori avvenuti interessano oltre 20 seggi. In 13 sezioni si sono registrare incongruenze tra i voti di lista e le preferenze ai candidati consiglieri. Gli errori sono avvenuti nelle sezioni: 21, 7, 27, 23, 45, 72, 63, 46, 30, 28, 51, 69, 55. In altri seggi la commissione ha dovuto correggere errori “materiali” registrati nelle sezioni: 7, 45, 14, 15, 39, 32, 43, 20, 36, 16, 13. Poi c’è la 24 che non è stata considerata perché troppo compromessa. Dunque si apre la strada al ricorso al Tar da parte dell’opposizione. E poi c’è comunque una sezione che dovrà essere riconteggiata, appunto la 24. Ieri si è chiusa solo il primo capitolo del lungo post-voto, ora se ne apriranno altri tra cui, non è da escludere, quello della Procura della Repubblica.