Il PD rappresenta solo il 15 % dei cittadini aventi diritto al voto. Il PDL rappresenta solo il 10% dei cittadini aventi diritto al voto. Il Terzo Polo rappresenta solo il 4,5% dei cittadini aventi diritto al voto. E a seguire tutti gli altri con le percentuali almeno dimezzate rispetto a quelle che ci forniscono le rilevazioni. Questo vuol dire che il governo Monti si regge con il consenso di solo il 29,5 % di rappresentanza degli italiani. Ecco dove sta il trucco.
Fin da quando ero piccolo mi hanno insegnato che se si esprimono dati in percentuale la somma deve fare sempre e solo 100. Nei sondaggi che ci vengono presentati dalle agenzie di rilevazione commissionate a vario titolo dagli stessi partiti e dai media compiacenti la regola di cui sopra non esiste e nel migliore dei casi fa 150. Infatti che cosa fanno questi rilevatori: ti dicono che oltre il 50 % degli italiani, quindi le percentuali dei partiti espresse sopra sono per eccesso, dichiara di non voler andare a  votare (35%), di votare scheda bianca (5%), di essere indeciso (15%); poi sussurrano, quasi non dicono, che le percentuali espresse per i partiti si riferiscono solamente a coloro che hanno espresso intenzione di volerne votare uno, ossia ricostruiscono le percentuali su questo panel che rappresenta meno del 50% degli italiani presentandolo quindi come se fosse rappresentativo della totalità degli italiani stessi.

E questo succede anche quando ci danno le percentuali  dopo le elezioni che vengono calcolate non sul 100% degli italiani aventi diritto al voto, ma solo sul totale di coloro che hanno effettivamente votato.
La tragicomica del “rimborso elettorale”, a prescindere dalla sua truffa di fondo, è che l’ottantacinque per cento degli italiani deve pagare per il PD di cui non gliene frega nulla se non addirittura lo odia, che il 90% deve pagare per il PDL …….idem come sopra, e via dicendo per gli altri.