Sorridenti, provocanti, rassicuranti e seriosi: le immagini che in questi giorni di campagna elettorale hanno invaso la città propongono i candidati carraresi negli atteggiamenti più disparati, con qualcuno che prova a distinguersi nella mischia attraverso qualche trovata d’ingegno. Tra gli aspiranti al seggio di piazza 2 giugno i più arditi sono coloro che vanno a caccia del primo mandato, con il giovane fotografato a testa in giù e la bella ragazza dallo sguardo ammiccante sicuramente tra i più originali. I candidati in cerca di conferma sono decisamente più orientati alla sobrietà con manifesti che puntano soprattutto a dare un’immagine rassicurante: c’è il consigliere uscente al volante che guida sulla “strada giusta” e il suo collega che si è fatto ritrarre accompagnato dal padre e dal figlio, mentre tra le opzioni più gettonate c’è sicuramente lo sfondo delle cave e lo scatto istituzionale, in giacca e cravatta davanti alla scrivania. Tra i consiglieri in cerca di conferma si distingue però quello particolarmente sgrammaticato, che ha però provveduto a correggere in tempi record un grossolano errore nel suo slogan e un “seguace” di Barack Obama, che sostituendo il suo volto a quello del capo della Casa Bianca, ha riproposto esattamente la grafica del celebre manifesto che tanta fortuna ha portato nel 2008 all’attuale presidente Usa. E se tra i candidati al consiglio le scelte originali non mancano, gli aspiranti sindaci puntano quasi tutti sul classico: su questa linea troviamo quindi Angelo Zubbani che cammina sulla strada dei marmi, Claudia Bienaimè che si staglia su un panorama della città, Lanmarco Laquidara sorridente con la giacca sulla spalla, Cesare Micheloni a braccia conserte con sguardo deciso, Giuseppe Costa, fotografato in giacca e cravatta e Antonio Biggi candidato operaio su sfondo verde, per richiamare il colore del suo partito. Meno tradizionale il primissimo piano in bianco e nero di Nicola Franzoni ed Elvino Vatteroni, che si propone agli elettori in tenuta da lavoro, ovvero con il suo camice da dentista. Niente fotografia personalizzata per Matteo Martinelli e Paolo Vannucci che puntano entrambi sul richiamo ai rispettivi riferimenti nazionali, nel primo caso un movimento, nel secondo un partito. Ma oltre ai muri cittadini, quest’anno la campagna elettorale ha invaso anche i social network: tra la marea di immagini e slogan che ha inondato Facebook non possiamo non citare la campagna, o meglio la contro campagna, che mostra il sindaco uscente impegnato in un “tour mondiale a tappe”. Ironizzando sulla raffica di inaugurazioni a cui ha assistito carrara negli ultimi giorni, grazie a un abile fotomontaggio, Zubbani viene ritratto mentre taglia il nastro di alcuni dei monumenti più celebri del mondo, dalla Torre Eiffel al Cristo di San Paolo.