Le indiscrezioni hanno iniziato a circolare ieri sera, proprio durante la seduta del consiglio comunale in cui si discuteva, tra l’altro, anche del Piano Strutturale. Oggi la conferma, per quanto ancora ufficiosa: la Procura avrebbe incaricato la Guardia di Finanza di condurre le indagini su un presunto abuso di ufficio nella stesura del piano. A innescare le indagini, sarebbe stato l’esposto che Legambiente aveva presentato nel marzo 2011, alla Procura della Repubblica alla Corte dei Conti. Gli ambientalisti avevano infatti contestato la decisione contenuta nella prima versione della variante che toglieva l’area umida della Fossa Maestra dalle invarianti strutturali, spianando la strada alla possibile installazione di “strutture per attrezzature turistiche definite di basso impatto ambientale”. Nel suo esposto Legambiente sollevava dubbi sulla posizione di Pietro Giorgeri, consigliere socialista, presidente della commissione urbanistica e marito della titolare di uno stabilimento balneare nella zona. Le osservazioni al piano strutturale e l’esposto presentato da Legambiente avevano innescato la retromarcia dell’amministrazione, tanto che nella versione definitiva del testo la zona è tornata tra le aree “intoccabili”. Secondo indiscrezioni l’inchiesta si starebbe concentrando proprio su un presunto abuso d’ufficio di Pietro Giorgeri, per capire se il consigliere abbia fatto pressioni ai suoi colleghi e se questi fossero informati dei suoi interessi nella zona. Gli inquirenti avrebbero ipotizzato anche un danno erariale visto che nell’ambito del ripristino ambientale dell’area, il Comune avrebbe dovuto acquisire, a titolo gratuito, una superficie 10 volte superiore a quella dove, negli anni ’90 era stato abusivamente costruito un residence, poi demolito. Al momento non ci sarebbero iscritti sul registro degli indagati: le fiamme gialle si sono limitate a convocare come persone informate dei fatti alcuni consiglieri, ovvero Piero Marchini e Massimo Menconi di Rifondazione Comunista; i socialisti Marco Bracci e Leonardo Buselli e ancora Luca Barattini, Fabio Felici, Enrico Isoppi, Carlo Martini e Rigoletta Vincenti del Pd.