È stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare l’uomo che il 10 di marzo si era autoaccusato di aver incendiato per due volte, il 20 gennaio e il 7 marzo scorsi, lo stabilimento balneare della guardia di finanza a Marina di Massa. L’uomo, un trentacinquenne, è affidato al reparto di psichiatria dell’ ospedale di Massa ed è piantonato. La decisione della magistratura è dovuta al fatto che l’uomo è «considerato psicologicamente stabile». Anche nei mesi precedenti ai roghi, aveva manifestato «segni di squilibrio», fanno sapere gli investigatori. Il trentacinquenne è stato arrestato dopo che le indagini hanno portato ad individuare a suo carico gravi indizi di prova che si sono aggiunti alla sua autoaccusa. A chiedere la misura restrittiva è stato il sostituto procuratore Alberto Dello Iacono ed è stata concessa dal gip. Dopo l’autoaccusa era stato denunciato per incendio doloso. L’uomo, un disoccupato, aveva dichiarato di essere perseguitato dalla guardia di finanza che a suo dire lo avrebbe anche pedinato e per questo aveva anche tentato di darsi fuoco davanti al tribunale di Massa. Il procuratore Aldo Giubilaro e gli investigatori della guardia di finanza hanno escluso che gli incendi possano essere collegati a episodi diversi dall’azione del trentacinquenne. In un primo momento non vennero scartate le ipotesi del racket o della vendetta di qualcuno che aveva subito accertamenti fiscali. La magistratura ha escluso anche che l’uomo fosse in qualche modo stato preso di mira dalla guardia di finanza.