“La disoccupazione supera il 10%. È il dato peggiore di tutta la Toscana. In questo quadro è necessario che Nuovi Cantieri Apuania continui la produzione. Per questo le istituzioni e le categorie sociali della Provincia di Massa Carrara chiedono alla Regione di sollecitare il Governo ad aprire un tavolo nazionale che scongiuri il fermo produttivo dopo il mese di maggio, quando sarà consegnata a Ferrovie dello Stato la nave attualmente in lavorazione”. Paolo Marini (FdS-Verdi), presidente della commissione regionale Emergenza occupazionale, ha riassunto così i contenuti dell’incontro che i commissari regionali hanno avuto in Provincia con le istituzioni e la categorie economiche e sociali.
Il tour della Commissione, voluto per monitorare la situazione della crisi economica in Toscana e per capire l’impatto delle politiche messe in atto dalla Regione, continua a mettere in luce uno scenario piuttosto complesso e non molto rassicurante. Nella provincia di Massa Carrara, in particolare, la questione occupazionale “è piuttosto allarmante”, ha aggiunto Marini. L’unico dato positivo riguarda la vicenda Eaton. “Dalla prossima settimana”, ha spiegato il presidente della commissione regionale, “si insedierà la prima azienda che ha aderito al progetto di reindustrializzazione dell’area. È un segnale importante, ma da solo non basta a ridare slancio all’economia del territorio”.
“La situazione di Massa Carrara è molto complessa”, ha dichiarato Marco Spinelli (Pd), “e le politiche regionali, da sole, non potranno incidere in maniera significativa. In particolare, la Regione da sola non può affrontare la questione dei Nuovi Cantieri Apuania, per affrontare la quale serve un tavolo di confronto con il Governo nazionale”.
“Il 25% degli iscritti alle liste di disoccupazione”, ha spiegato Marina Staccioli (gruppo Misto), “sono uomini e donne oltre i 50 anni e le politiche regionali, purtroppo, non prevedono misure che incentivino la loro riassunzione”. Staccioli ha affermato che istituzioni e categorie sociali di Massa Carrara hanno espresso un apprezzamento per alcune politiche regionali, come il progetto “Giovani sì” e la legge sui tirocini, “ma hanno lamentato che sono poco pubblicizzate dalla Regione e molte aziende rischiano di non riuscire a partecipare ai bandi”. Tra i problemi lamentati, come in tutte le altre visite effettuate dalla Commissione, c’è la difficoltà di accesso al credito da parte della aziende. “A questo proposito dovremo inserire qualcosa di stringente all’interno del Piano regionale di sviluppo economico”, ha concluso Staccioli.