“Così come in Toscana ci siamo sottoposti volontariamente alla certificazione dei bilanci sanitari, chiediamo che anche altre Regioni facciano altrettanto e che il Governo obblighi alla certificazione tutte le Asl”.
Lo ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi in una comunicazione in Consiglio regionale sul buco della Asl 1 di Massa Carrara e sulla certificazione dei bilanci della sanità toscana.
Rossi ha ricordato che “in momento in cui c’é l’obiettivo del pareggio dei bilanci una buona pratica come questa va adottata” e non va dimenticato che “la certificazione dei bilanci è stata inventata proprio dall’università Bocconi. Senza questi aspetti le affermazioni di Monti sulla parità del bilancio dello Stato nel 2013 non sono adeguatamente sostenute”.
“Non daremo nessun assenso – ha aggiunto – a ripartizioni del fondo sanitario nazionale che non considerino questo aspetto, chiediamo una premialità per la Toscana e che tra i parametri si tenga conto di chi ha certificato bilanci”.
Per il governatore “il processo di certificazione dei bilanci delle Asl toscane è un fatto unico a livello nazionale. Iniziato nel 2002, ad oggi 15 aziende su 17 hanno completato questo processo”.
Manca, ha proseguito, “ancora Pisa e ovviamente Massa, dove la certificazione ha fatto emergere il buco di bilancio che è frutto anche di gravi illeciti e elementi dolosi. Nel corso di quest’anno – ha detto ancora – l’Asl massese inizierà questo percorso e farà la certificazione patrimoniale”.