Dopo la polemica, arriva l’oltraggio. Giuliano Minuto si lancia in una affermazione a dir poco offensiva definendo Ubaldo Bellugi “un fascistello da operetta”. Dal lacchè del Sindaco ci saremmo aspettati qualcosa di diverso, non è da lui mettersi alla stregua di un qualsiasi quaquaraquà. Se voleva esprimere pubblicamente le proprie opinioni, poteva farlo tranquillamente senza il dileggio. Una caduta di stile imperdonabile. A far da controcanto anche il consigliere Stefano Alberti che si sente in dovere di intervenire manifestando il suo diniego ad apporre una targa commemorativa; opinione peraltro già espressa in aula consigliare. Ma va oltre, con la comoda accusa di revisionismo come se, celebrare il più grande poeta e letterato massese, del quale la città dovrebbe andar fiera, voglia dire celebrare anche il fascista e quindi il fascismo. Se il consigliere Alberti e lo stesso Minuto, invece di farsi raccontare l’evento o basarsi su inesattezze giornalistiche, avessero assistito alla giornata Bellugiana, mi avrebbero sentito dire che a Bellugi “non sono stati perdonati i suoi trascorsi giovanili” e non “i suoi errori”. Infine mi rivolgo al Sindaco per rammentargli che proprio lui, nel 1995, firmò la delibera per la titolazione di una piazza al nostro poeta e letterato. Ritenne di fare marcia indietro e da allora tace ; in sua vece sguinzaglia il fido scherano. E mi fermo qua. Per quanto mi riguarda non ci saranno contro repliche e considero chiusa la questione non prima però di ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno dato, a titolo gratuito, il loro prezioso contributo alla riuscita della bella giornata Bellugiana. Le compagnie Teatro Città di Massa e Comico Dialettale Massese e in particolare i loro esponenti Giuliana Andreazzoli e Carlo Bigianti da subito entusiasti dell’iniziativa. Andrea Pieroni, Fernando Petroli e Nedda Mariotti, per aver dato prova encomiabile nella recitazione di alcune poesie; infine Fabio Cristiani per aver magistralmente condotto lo spettacolo. Inoltre il prof. Paolo Giannotti per aver suggerito l’istituzione di un tavolo di studi sulle opere di Bellugi (lo scrittore infatti vive fin che vien letto e studiato, altrimenti lo stesso muore due volte). L’avv. Dino Del Giudice per l’interessante lettura della “Scorribanda sulla lingua d’oggi” un manoscritto ai più sconosciuto. Un particolare ringraziamento infine all’Assessore Provinciale alla Cultura, Lara Venè, per aver avuto il coraggio di esprimere pubblicamente, unica voce tra i nostri Amministratori, ciò che molti pensano ma vergognosamente tacciono.