Manifestazione spontanea questa mattina al cantiere navale di Marina di Carrara. All’indomani dell’incidente che ha lasciato in condizioni gravissime un operaio romeno di 41 anni, i dipendenti di Nca hanno avviato uno sciopero a sorpresa, immediatamente condiviso dalle rsu dell’azienda, sfociato poi in un blocco di un’ora del traffico sul viale Colombo. Un’iniziativa messa in campo in segno di solidarietà al collega ma anche per denunciare il deterioramento delle condizioni di sicurezza che, secondo molte maestranze, si starebbe registrando all’interno della fabbrica. 

A complicare la situazione c’è poi il fatto che molti dipendenti delle ditte appaltatrici che operano all’interno del cantiere, sono assunti con contratti “stranieri”, spesso dell’est Europa, e sono quindi spesso meno tutelati e garantiti dei loro colleghi italiani. Questo è il caso anche del saldatore vittima dell’incidente di ieri, dipendente di una ditta romena che fa capo a un’associazione di impresa italiana, ma che regolamenta i rapporti di lavoro secondo le leggi di Bucarest. “Sì aveva un contratto romeno”, ha ammesso stamani Massimiliano Federici, titolare della Cismar e datore di lavoro dell’operaio che intanto – racconta ancora Federici – si trova in condizioni stabili all’ospedale di Pisa. Secondo le poche dichiarazioni che hanno voluto rilasciare i suoi colleghi, praticamente tutti romeni, il quarantunenne fa la spola tra il suo paese d’origine, dove ha una moglie e una figlia di due anni, e l’Italia, dove viene per lavorare e mantenere la famiglia.

E tra le denunce partite stamani dalle rsu del cantiere navale c’è anche quella di una flessione nei controlli dell’ufficio prevenzione della Asl sul rispetto delle misure di sicurezza. “Prima venivano tutte le settimane, adesso non sono più così assidui”, hanno rilevato le maestranze. “E’ vero, avevamo allentato la nostra presenza”, ha replicato Maura Pellegri, dirigente dell’Ufficio prevenzione della Asl, spiegando che la flessione era stata decisa a seguito della diminuzione delle lavorazioni e della presenza degli operai all’interno della fabbrica. “Con il ritorno dell’attività del cantiere a pieno regime, garantiremo nuovamente una presenza assidua”, ha aggiunto la Pellegri, precisando che comunque, anche nei mesi scorsi, gli operatori Asl hanno effettuato alcuni controlli su sollecitazione dei lavoratori.