La morte di Olga e del bambino che portava in grembo ha scosso Carrara. Se Identità Toscana propone di recuperare i numerosi edifici abbandonati in città per adibirli a luoghi di accoglienza temporanea, da Futuro e Libertà si annuncia che alle 11 di giovedì prossimo si manifesterà sotto Palazzo Civico per chiedere le dimissioni del sindaco ma anche della Dirigente ai Servizi Sociali Daniela Tommasini. “Ci siamo già rivolti all’Onorevole Enzo Raisi”, annunciano i futuristi, “al fine di presentare un’interpellanza parlamentare”. E se da Fli si ricordano le 2 famiglie carraresi che abitano in 2 roulotte sul mare, senza riscaldamenti e senza reddito, dalla coalizione di centro sinistra guidata da Claudia Bienaimé si ripercorrono i casi sociali che hanno riempito la cronaca negli ultimi anni. “La vicenda della 31enne è l’ultima di una lunga serie”, sostiene la candidata, “questa amministrazione ha distrutto l’intero tessuto sociale della città. Con vergogna ricordo la soluzione trovata alla famiglia Dragoi, una madre terrorizzata dalle minacce di privarla dei suoi 4 figli per ragioni economiche”, prosegue, “e il ragazzo appena diciottenne che viveva da due anni in una roulotte a Caina, completamente dimenticato dai servizi sociali e dall’Assessore Bernardi”. E l’accusa infatti, da più parti è proprio ai metodi applicati dai servizi sociali. “Se da quando si era accorta della gravidanza nessuno aveva più visto Olga forse una ragione c’era”, aggiunge Bienaimé, “l’orrore di vedersi negare anche questa seconda maternità” Se da parte sua l’allontanamento dalla famiglia d’origine dovrebbe restare l’ultima spiaggia e necessario sarebbe tentare sempre di venire in aiuto a tutto il nucleo famigliare, anche Fli sottolinea come in tutta Italia i servizi sociali non si adoperino a tenere unite le famiglie bensì a togliere i figli ai genitori. “Il ricovero in struttura rappresenta un enorme costo per le casse comunali”, conclude infine Claudia Bienaimé, “sarebbe possibile, con minor spesa e migliori risultati, andare incontro alle necessità di tutta la famiglia evitando traumi e lacerazioni insanabili a genitori e figli”.